L'allarme

«Le telecamere sono spente: stazione di Ora a rischio criminali» 

I consiglieri comunali Tava e Plasinger sollevano il problema e criticano l’amministrazione:  «Il sistema non funziona da oltre un anno, senza videosorveglianza i ladri possono tornare ad agire indisturbati»



ORA. «Così la stazione dei treni corre il rischio di finire in balia dei criminali». A dirlo sono i consiglieri comunali Luigi Tava e Bruno Plasinger, del gruppo consigliare NOIxOrauer, che hanno deciso di affidare le loro preoccupazioni, oltre che ai giornali, anche a una interrogazione consiliare per portare, in tal modo, la questione all’attenzione del consiglio comunale e dell’amministrazione municipale di Ora.

Il problema è presto spiegato, dagli stessi consiglieri: «La stazione ferroviaria è priva del sistema di videosorveglianza in quanto le telecamere non sono in funzione da oltre un anno». Secondo Tava e Plasinger, la responsabilità del mancato funzionamento del sistema di monitoraggio sarebbe da ricondurre a un problema burocratico. La videosorveglianza, secondo i due esponenti politici, era funzionante fino a circa un anno fa, adesso non più.

«Il sistema è stato installato nel luglio del 2015 - spiegano - per contrastare il fenomeno dei furti quotidiani di motorini e biciclette cui è purtroppo soggetto l’areale da un po’ di anni a questa parte. L’allora amministrazione comunale, aveva deciso convintamente di seguire la strada della videosorveglianza come metodo preventivo e di contrasto ai fenomeni delinquenziali, mettendo altresì a disposizione delle forze dell’ordine un punto remoto per poter verificare le immagini dei furti. Grazie al supporto video, già dopo pochi giorni dall’installazione si era potuto sventare un furto di una bicicletta operato in pieno giorno».

Tutto bene, dunque, almeno fino a un anno fa, a sentire i due consiglieri: «Da poco più di un anno a questa parte, purtroppo, tale servizio è venuto meno, o per meglio dire non funziona più», fa sapere il gruppo consigliare di NOIxOrauer, che ha così deciso di presentare un’interrogazione al sindaco e all’assessore competente. Il loro intento è di chiedere «le motivazioni del mancato funzionamento del sistema di videosorveglianza che, dalle prime informazioni assunte, sembra essere dovuto ad un problema meramente burocratico», si legge nella nota inviata alla stampa.

I consiglieri puntano il dito contro l’amministrazione comunale, «colpevole - a loro dire - di non aver finora risolto la problematica in questione». In questa situazione, concludono Luigi Tava e Bruno Plasinger, «i ladri continuano ad operare indisturbati, a danno dei poveri cittadini che vedono i loro beni personali sottratti o rovinati».













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antonella mattioli

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