Monsorno a New York per la maratona e i malati di Alzheimer 

Per ogni km le aziende della Bassa daranno un contributo L’atleta di Egna è stato il primo altoatesino a gareggiare


di Bruno Tonidandel


EGNA. L’idea di Alfred Monsorno, il maratoneta di 67 anni che negli anni Ottanta ha conquistato vari titoli provinciali e regionali di podismo, maratone e campestri, sta contagiando l’intera Bassa Atesina. Perché già molte aziende della zona hanno manifestato l’intenzione di mettersi al fianco dell’atleta. Come si ricorderà, un mese fa il podista di Montagna, attivissimo anche nel volontariato, aveva ufficializzato la sua proposta 2019. Siccome quest’anno segna il 40° anniversario della sua prima partecipazione alla Maratona di New York, primo altoatesino a correrla, il 21 ottobre 1979, Monsorno ha in mente di scendere nuovamente in campo sui 42,195 km della corsa che tocca i cinque quartieri di New York, assieme a suo figlio Benjamin di 31 anni. Ma poiché la passione di Monsorno oltre la corsa è anche l’altruismo, ama cioè aiutare il prossimo, soprattutto gli sfortunati, quelli che sono toccati dalla malattia e dalla malasorte, anche questa sua nuova azione appoggia sulle basi del volontariato. «Vorrei approfittare di questa occasione – ci ha detto Alfred – per pensare a tutte le persone che, colpite dall’Alzheimer non riescono a correre una maratona come me, oppure hanno perso il ricordo dei momenti più felici della loro vita. Il pensiero di queste persone sfortunate mi darà una carica ulteriore per tutte le corse preparatorie da superare fino ai 40 mila passi finali a New York».

Pertanto Monsorno dedica il suo progetto “Charity Run For Alzheimer Südtirol” all’Associazione Alzheimer Alto Adige Asaa”. Una dedica però fruttifera.

Sì, perché i possibili partner del progetto di Monsorno, che sono imprese, istituzioni, associazioni, amici e conoscenti, verseranno un contributo per ogni km superato della maratona. In cambio ogni partner riceverà una foto speciale, completa del logo della sua ditta, e un messaggio di saluto dal traguardo al Central Park. Le offerte saranno versate direttamente all’Associazione Alzheimer la quale consegnerà a tutti le quietanze del caso.

Alfred Monsorno tiene anche a precisare che il suo progetto non vuole tener conto dei tempi di gara, ne inteso come pubblicità personale; si tratta unicamente di sensibilizzazione per la tematica dell’Alzheimer sul nostro territorio. E quindi le spese di viaggio e della partecipazione alla corsa rimarranno a carico dei Monsorno e non ricadranno minimamente sulle offerte che saranno devolute al 100% all’Associazione Alzheimer. Già fin d’ora, come accennato sopra, parlando con gli amici del suo nuovo progetto, Alfred Monsorno è riuscito ad entusiasmare un bel gruppo di ditte decise a mettersi al fianco dei due maratoneti. E indirettamente ad aiutare i malati di Alzheimer.

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