A Mezzocorona

Parcheggio quasi vuoto, la rabbia dei pendolari altoatesini

L’area in questione avrebbe una parte riservata ai soli utenti abbonati, ma non a quelli di Sta. Nel frattempo fioccano le prime multe anche ai (tanti) lavoratori altoatesini



MEZZOCORONA / SALORNO. Un parcheggio di attestamento realizzato vicino a una stazione ferroviaria dovrebbe servire a incentivare l’uso dei mezzi pubblici (in questo caso il treno) riservando al contempo un adeguato spazio dove poter lasciare la propria auto. Ma se quel parcheggio - in questo caso nel Comune di Mezzocorona - resta spesso mezzo vuoto, allora qualcosa non torna. Anche perché nel frattampo sono iniziate a fioccare le multe, anche a diversi pendolari altoatesini.

La segnalazione.

Ecco cosa scrive Luca: «Buongiorno, vorrei segnalare la situazione alquanto paradossale che riguarda i parcheggi di attestamento presso la stazione ferroviaria di Mezzocorona, con ricadute praticamente quotidiane sui pendolari ma anche sui viaggiatori occasionali. Dopo gli interventi di ristrutturazione dello stabile non è più presente il bar-edicola, che fungeva anche da punto vendita per abbonamenti e ticket destinati a chi intendeva usufruire del vicino parcheggio di proprietà delle Ferrovie. Morale: gli stalli sono messi a nuovo e lo spazio per il posteggio decisamente capiente ma... desolatamente vuoto.

«Mi chiedo cosa ci voglia a installare un sistema automatizzato come in qualsiasi parcheggio a pagamento con sollevamento della sbarra al prelievo del biglietto e pagamento tramite cassa continua o lettore di carte. Ad aggravare la situazione la perdita di un paio di posti di fronte alla stazione per farci passare la nuova pista ciclabile».

Il parcheggio costruito qualche anno fa dall’amministrazione comunale in accordo con Trentino Trasporti avrebbe una parte riservata ai soli utenti abbonati (questo consentirebbe loro un posto auto, diciamo così, quasi “riservato” sebbene i posti siano pure lì pochissimi). Peccato che in questo caso, all’opposto di ciò che accade per il parcheggio Fs totalmente chiuso, la sbarra rimane sempre alzata e quindi chiunque vi può posteggiare, abbonato o meno che sia. Il sindaco peraltro ha fatto attaccare giganteschi cartelli ovunque per avvisare i turisti che se è loro desiderio possono lasciare lì pure loro la macchina per essere trasportati comodamente da una navetta fino alla partenza della locale funivia.

Insomma, davvero un controsenso: si vorrebbe far parcheggiare lì tutti per ridurre traffico e smog e incentivare l’uso del mezzo pubblico, ma in realtà di posti per parcheggiare non ce ne sono (spesso le auto sono poste in divieto o occupando zone non adibite alla sosta con rischio pure di una multa) o, se ce n’è, non vi si può accedere neppure pagando. «Spero che quanto prima si risolva questa annosa e ormai insoluta carenza di posteggi presso una stazione che, per flussi di traffico, non è certamente secondaria», conclude Luca.

Fioccano le prime multe da 30 euro.

«Dopo anni di vita da pendolare tra Mezzocorona e Bolzano ho avuto la mia prima contravvenzione per divieto di sosta il 16 agosto. Purtroppo da una settimana, l’11 agosto, senza particolari preavvisi è stata montata una sbarra per l’accesso, credo in percentuale all’80%, dei parcheggi disponibili. Bene, da una settimana vengo rimbalzato da una telefonata all’altra in cerca di una soluzione.

Sui cartelli presenti scrivono che il parcheggio è gestito da Trentino Trasporti, lavorando in provincia di Bolzano non ho diritto alla tessera, quindi vengo indirizzato al Comune di Mezzocorona. L’operatore mi spiega che conoscono la situazione ma che loro sono solo proprietari non gestori. Quindi dopo aver ricontattato Trentino Trasporti vengo invitato a chiamare la Provincia-ufficio trasporti. Anche qui ricevo risposta negativa, mi dicono che loro possono gestire solo chi lavora in Provincia di Trento. Infine ieri dopo aver dovuto lasciare la macchina, all’interno del parcheggio, ma non all’interno delle strisce bianche, non ostruendo la via a nessun altro veicolo, al mio ritorno trovo sul parabrezza la contravvenzione e noto che altri 10/15 veicoli hanno avuto la stessa.

Ho chiamato il Comandante della Polizia Locale chiedendo se fossero a conoscenza della situazione, lo stesso mi ha risposto che aveva letto qualcosa sui social ma che in qualità di Comandante non ha ricevuto direttive, anzi spesso è lo stesso Comune che invita la Polizia Locale ad effettuare dei controlli al fine di contravvenzionare i “ pirati del parcheggio”! Il punto è che nessuno vuole fare il furbo purtroppo i pendolari verso la provincia di Bolzano sono tanti, già in questo periodo di ferie il parcheggio fuori dalla sbarra dopo le 6.30 è occupato, figuriamoci da settembre! Non c’è la possibilità di occupare un regolare parcheggio a pagamento per non incorrere in 30 euro di sanzione, vorrei capire cosa possa fare un lavoratore che si trova in difficoltà nell’usare i mezzi pubblici tanto osannati dalle istituzioni per non creare traffico e inquinamento».













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