La protesta

Pietralba, rete della discordia al Santuario 

Oltre al parcheggio a pagamento é stata recintata dal Comune anche la strada che sale da Monte San Pietro. Penalizzati fedeli ed escursionisti che per una giornata si pagano 8 euro. Decine di lamentele, i Servi di Maria: «Trattiamo, è una scelta dei gestori»


Ezio Danieli


PIETRALBA. A Pietralba, oltre al parcheggio a pagamento nell'area antistante il santuario mariano (che tante proteste sta sollevando soprattutto fra i pellegrini) è stata recintata anche la strada che sale da Monte San Pietro.

Per 300 metri circa il Comune di Nova Ponente ha sistemato da qualche giorno una barriera di plastica che rende impraticabile il parcheggio delle auto. Il provvedimento, adottato dal sindaco di Nova Ponente Bernhard Daum, è stato motivato col fatto che con le auto parcheggiate lungo la strada la stessa diventava pericolosa per l'attraversamento.

La mancanza di questo spazio per lasciare le auto in sosta da parte dei numerosi escursionisti del fine settimana, costringe gli stessi a sistemare i loro mezzi nel parcheggio al santuario che è diventato a pagamento da circa un mese. E così accade che proprio l'area attorno al santuario sia diventata, nei giorni di festa e nei prefestivi, una grande distesa di automezzi.

Protestano un po' tutti: dai pellegrini che salgono numerosi (a cui è concesso gratuitamente di parcheggiare per un'ora e mezza soltanto) agli escursionisti costretti a sopportare un costo che non avevano certo messo in preventivo. Ma che ora è diventato una realtà difficile da sopportare.

Le lamentele sono continue. Nella sola giornata di domenica sono state numerose le proteste arrivate alla portineria del santuario. Come pure le parole pesanti pronunciate anche nei confronti dei frati dell'ordine dei Servi di Maria.

La decisione di far pagare il parcheggio è stata presa dai gestori del bar, della tavola calda e dell’albergo che hanno avuto in affitto anche il parcheggio dai frati. I problemi principali, e quindi le proteste che ne sono scaturite, sono lamentati soprattutto dai pellegrini che salgono numerosi al santuario mariano. Sono loro a sopportare i disagi maggiori, non tanto per la tariffa richiesta (che è molto inferiore a quello che si paga in città) quanto per il tempo che viene concesso (un’ora e mezza senza pagare ciò che viene chiesto) un tempo considerato esiguo visto che di solito oltre ad assistere alla celebrazione della Santa Messa si fermano volentieri al santuario per fare magari una passeggiata fino all’eremo che richiede più di mezz’ora di cammino nel bosco.

Padre Maurice Kisomose, il nuovo priore del santuario. ha fatto sapere che «bisogna parlarne a fondo per trovare una soluzione al problema nato in conseguenza dei rifiuti abbandonati nel parcheggio che ospita i camper. I gestori de bar, del ristorante e dell’albergo hanno scelto di fare pagare per il parcheggio. Noi Servi di Maria non possiamo far nulla, anche se mi rendo conto dei problemi a carico dei pellegrini che sono il 30 per cento di chi arriva al santuario. Continueremo a dialogare per trovare una soluzione». Tutto è stato regolato per bene. Prima di entrare nel parcheggio del santuario c'è una sbarra per l'accesso.

Viene rilasciato un tagliando che, alla fine della sosta, bisogna inserire in un'apposita macchinetta che svolge le funzioni della cassa. I primi 90 minuti sono gratis: ciò significa che se si sale a Pietralba per una visita al santuario o per andare a messa si può parcheggiare senza dover pagare. Da 90 minuti a due ore scatta la tariffa di 1,50 euro. Per le ore successive 1,50 euro; il massimo della tariffa giornaliera è di 8 euro. Per i clienti del bar-ristorante che abbiano speso almeno 20 euro, il parcheggio è gratuito in quanto il costo del ticket viene interamente rimborsato.

Il servizio di controllo viene svolto da persone che fanno anche un controllo all'interno del parcheggio disciplinando il traffico alla ricerca di un'area per la sosta. Il personale dello staff lavora anche alla sbarra da dove si esce mostrando il cedolino che conferma l'avvenuto pagamento. Le tariffe per la sosta sono tutto sommato contenute ma ciononostante non sono mancate le critiche. Più che di coloro che arrivano da fuori, a dire il vero, le lamentele provengono soprattutto dai residenti. La risposta al parcheggio a pagamento, è la sosta selvaggia su entrambi i lati della strada che sale al santuario. L'intervento del Comune ha peggiorato le cose col rischio il numero dei pellegrini si riduca ulteriormente.













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