Pinot nero, cloni sotto osservazione a Laimburg
Vadena. Il Pinot nero presenta una particolare e interessante variabilità genetica. Al Centro di Sperimentazione Laimburg, a Vadena, nell’ambito del progetto «Esame di cloni tedeschi di pinot nero»...
Vadena. Il Pinot nero presenta una particolare e interessante variabilità genetica. Al Centro di Sperimentazione Laimburg, a Vadena, nell’ambito del progetto «Esame di cloni tedeschi di pinot nero» vengono testati diversi cloni per caratterizzarne l’idoneità alla coltivazione e i vini da questi ottenuti vengono analizzati da un punto di vista enologico.
L’attenzione si è concentrata principalmente sul clone di Friburgo FR 1801 e sul clone di Geisenheim Gm 20-13, che presentano acini di dimensioni diverse nello stesso grappolo e quindi risultano meno sensibili a malattie come botrite e peronospora.
Come standard nel territorio altoatesino è stato adottato il clone francese 165, dagli acini di piccole dimensioni. Josef Terleth, responsabile del gruppo di lavoro “Varietà e Materiale di Propagazione Viticola” del Centro Laimburg, ha spiegato le differenze viticole tra i vari cloni esaminati, tutti provenienti da territori diversi dall’Alto Adige, mentre Christoph Patauner, responsabile del gruppo di lavoro Vinificazione e Tecniche Viticole, ha presentato i cloni da un punto di vista enologico al pubblico di studiosi della materia.
«Le nostre ricerche hanno dimostrato che i cloni tedeschi di pinot nero sono un complemento positivo ai cloni di qualità francesi», sottolinea Terleth.
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