Piscina e wellness, ad Egna un progetto da 16 milioni 

Trapelano i dati sullo studio per la zona Lido: sorpassato il Comune di Laives Attesi 6 milioni dalla Provincia, il resto sarà diviso tra Comune e Comprensorio


di Massimiliano Bona


EGNA. Le elezioni provinciali sono (quasi) alle porte e il Comprensorio Oltradige Bassa Atesina – il più povero e bistrattato in assoluto - ha costituito una «task force» per realizzare il progetto in cima alla lista dei desideri dei residenti: una piscina coperta con centro wellness da utilizzare tutto l’anno ed in grado di intercettare clienti nel vicino Trentino. La sede prescelta è Egna ed il costo – stimato da un’azienda germanica - ammonta a 16 milioni di euro: la Provincia (che deve farsi perdonare per non aver realizzato il tram ma anche per l’inquinamento lungo l’A22 e la tratta d’accesso Sud del Tunnel di Base del Brennero) sembra disposta ad investirne 6, mentre la parte restante dovrà essere divisa equamente tra il Comune sede d’impianto (Egna, 5 milioni) e il Comprensorio (5 milioni). Le spese di gestione, in base a questo studio, sarebbero poi interamente a carico del Comune di Egna.

LO STUDIO GERMANICO. Il documento, almeno per ora, non è stato ancora reso pubblico ma ieri sono trapelate le prime cifre che testimoniano come il progetto sia ormai pronto per passare al vaglio della giunta provinciale. «I costi di questo primo studio - conferma il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner - sono interamente a carico dei proponenti, ma si tratta già di un ottimo punto di partenza. Di sicuro dovrà trattarsi di qualcosa di veramente attrattivo, soprattutto per la zona saune e benessere, in grado di fare concorrenze alle molte strutture presenti in Alto Adige ma anche nella valli di Fassa e Fiemme. La posizione di Egna, da questo punto di vista, è davvero ideale».

LA DELIBERA DEL COMPRENSORIO. Per avere il «semaforo verde» Egna dovrà ottenere la maggioranza dei voti dei 18 Comuni che fanno parte della Comunità Comprensoriale. La sfida, in realtà, sembra già vinta visto che Cortaccia, Cortina e Trodena sono già rappresentati, vario titolo, nella task force a sostegno del progetto. Salorno, Ora, Montagna, Termeno, Anterivo e Bronzolo - vista la vicinanza - avrebbero solo da guadagnarne. Gli unici Comuni che potrebbero sollevare perplessità sono Appiano e Caldaro (e forse anche Terlano e Laives), che finora non sono mai riusciti peraltro a proporre alternative credibili.

SORPASSATA LAIVES. Il sindaco Christian Bianchi, nei giorni scorsi, aveva fatto intendere di essere timidamente interessato ad ospitare una struttura comprensoriale, o meglio con i contributi di Provincia e Comprensorio, per fare qualcosa di simile a Naturno. Ma il progetto è talmente in fase embrionale - rispetto ad Egna - da non essere nemmeno stato preso in considerazione dai vicini. Persino il sindaco di Vadena Alessandro Beati ha fatto intendere di gradire anche la soluzione di Egna a patto che si riesca a realizzare qualcosa di moderno e attrattivo.

LA TASK FORCE. A mobilitarsi per perorare la causa di Egna, oltre al sindaco Horst Pichler e al presidente del Comprensorio Edmund Lanziner (che farà il coordinatore del progetto), saranno il sindaco di Cortina Manfred Mayr, a cui è stata affidata la parte contabile, il sindaco di Cortaccia Martin Fischer (è un avvocato e curerà la parte legale) e il consigliere provinciale della Bassa Atesina Oswald Schiefer, che si farà carico di tenere i rapporti con Arno Kompatscher e Palazzo Widmann.

UN SITO IDEALE. La zona sportiva di Egna ospita due campi da calcio (è anche centro federale della Figc) e un palaghiaccio tra i più moderni e funzionali a Sud di Bolzano, la Würtharena, polo di attrazione tanto per l’hockey su ghiaccio quanto per il pattinaggio artistico. Ideale anche la posizione, vicina al casello A22 e al confine con il Trentino.

LA VOLONTÀ POLITICA. A differenza delle proposte del passato (tipo Caldaro) questa volta la Svp sembra pronta a sostenere (davvero) il progetto. Sulla carta, dunque, è solo una questione di tempo.

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