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Poste in affanno, nuove proteste a Terlano 

TERLANO. Sebbene le poste siano passate in mano alla Provincia, che ora si fa carico del servizio di recapito, continuano a registrarsi disservizi e ritardi, in particolare per le raccomandante. «C’è...



TERLANO. Sebbene le poste siano passate in mano alla Provincia, che ora si fa carico del servizio di recapito, continuano a registrarsi disservizi e ritardi, in particolare per le raccomandante. «C’è chi ha fatto ricorso – sostiene il consigliere comunale di Bolzano Marco Galateo - per una multa da pagare entro una scadenza ben precisa ma i termini non sono stati rispettati. A questo riguardo sono state fatte diverse segnalazioni alla dirigente competente».

Galateo è preoccupato per la gestione del servizio: «Non vorrei una sorta di “ospedale bis” in cui a qualcuno venga in mente di privatizzare le Poste locali per la presunta “incapacità degli italiani”, come già sostenuto per la sanità. Si chiede pertanto alla rete delle Poste di ripristinare un servizio all’altezza». La cronica carenza di personale comporta giocoforza un peggioramento della situazione. Con la sottoscrizione dell’accordo tra Provincia e Poste Italiane, l’obiettivo era un altro e cioè quello di migliorare il servizio e contenere le chiusure estive. L’accordo da 10 milioni di euro – firmato dal governatore altoatesino Arno Kompatscher e dall’ad di poste italiane Francesco Caio - prevede un nuovo centro di distribuzione a Bolzano, il mantenimento di tutti gli uffici, più posti di lavoro e consegna 6 giorni su 7. La Provincia si fa carico di una serie di oneri che garantiscono un migliore servizio sul territorio altoatesino, in pieno rispetto delle norme relative a bilinguismo e proporzionale. In concreto, per quanto riguarda la distribuzione postale la cifra messa a disposizione dal bilancio provinciale è pari a 3,2 milioni di euro, fondi detratti dal bilancio dello Stato tramite la procedura prevista dall’Accordo di Milano. Kompatscher sostiene che in questo modo abbiamo la garanzia che nessun ufficio postale in Alto Adige verrà chiuso. Ma le proteste, per ora, non mancano.













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