Profughi, dietrofront Carispa ma si aprono le porte del castello 

Termeno: firmato l’accordo per l’utilizzo dell’alloggio di servizio di Castel Rechtenthal Il presidente del Comprensorio: «La banca si è ritirata a cose fatte ma è passato almeno il piano B» 


di Massimiliano Bona


TERMENO. Termeno è stato uno dei Comuni più recalcitranti all’idea di ospitare i migranti, ma poi il consiglio comunale è riuscito ad approvare a maggioranza una delibera di adesione allo Sprar.

«A dire il vero - commenta il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner - avevamo anche trovato una soluzione adeguata dal punto di vista degli alloggi. Si era fatta avanti la Cassa di Risparmio, con la quale avevamo anche preso un accordo. La banca, proprio all’ultimo, quando già avevamo dato comunicazione al Ministero, ha deciso improvvisamente di fare marcia indietro, complice la decisione di alienare l’intero immobile».

Il problema continuava dunque, ad esserci, fino a quando Provincia e Comune si sono messi d’accordo per la messa a dispozione di Castel Rechtenthal, a Sella, frazione di Termeno. Si tratta di una residenza signorile che risale alla metà del XIXesimo secolo, quando il barone Franz von Unterrichter di Caldaro decise di costruire un edificio all’altezza del figlio Otto. La struttura è composta da una parte abitabile articolata in diverse zone, dal muro di cinta e da due torri. Sia le mura che le torri sono merlate. L’intera costruzione è color giallo chiaro e sembra un castello medioevale ristrutturato. La residenza rimase a lungo di proprietà della famiglia Unterrichter. Già due generazioni più tardi, passò, grazie ad un matrimonio, ad un nobile tedesco a cui tuttavia venne espropriata nel 1920 dallo Stato italiano. In seguito il castello è stato anche utilizzato come casa di riposo per anziani e come complesso di case popolari. L'edificio è stato poi ristrutturato e rinnovato finché nel 1998 è stata inaugurata l'accademia di aggiornamento e formazione per il personale della scuola tedesca di tutto l’Alto Adige. Ora nel castello si tengono seminari e conferenze. Quando non ci sono corsi gli spazi vengono utilizzati anche per altre manifestazioni come ad esempio il simposio del Gewürztraminer.

Nei giorni scorsi Provincia e Comprensorio hanno affrontato il tema dell’accoglienza trovando una soluzione ideale, grazie alla messa a disposizione dell’alloggio di servizio originariamente destinato al custode, che in realtà non era mai stato occupato. La messa a disposizione sarà gratuita e a firmare l’intesa è stato il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner.

«L’alloggio di servizio all’interno del castello - sottolinea Lanziner - non sarà immediatamente fruibile perché dobbiamo attendere il necessario via libera del Ministero, a cui era stato indicato l’edificio della Cassa di Risparmio. In tema di accoglienza, grazie allo Sprar, possiamo dire che Bassa Atesina e Oltradige hanno quasi finito i compiti a casa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità