il ricordo

«René, un modello per i nostri giovani con l’etica del samurai nel cuore» 

Il sindaco: «Spaziava dalle arti marziali al gruppo parrocchiale, dal Volkstanzgruppe all’Egetmann. E c’era sempre per tutti» Anche il papà era morto in montagna. Il campione e amico Zadra: «Un esempio in termini di coraggio, onore, lealtà con un pizzico di sana follia» (nella foto René Calliari con l’amico e coach Markus Zadra)


Massimiliano Bona


TERMENO «René era uno di noi, attivo in molte associazioni del paese e un bell’esempio per i giovani, che riusciva a tenere uniti e motivare»: a parlare è Wolfgang Oberhofer, sindaco di Termeno, che ricorda la tragedia capitata in montagna al padre parecchi anni fa. «È precipitato in quota mentre cacciava. René, invece, è stato trovato morto sulla via ferrata delle Mesules, nel gruppo del Sella. A soffrire, in entrambi i casi, è chi resta. E a loro va oggi il mio pensiero». Calliari quando c’era da fare qualcosa era sempre disponibile: faceva parte del direttivo del consiglio parrocchiale ma era attivo anche nel Volkstanzgruppe (il gruppo di ballo popolare) e nell’associazione che portava in scena l’Egetmann, il carnevale di Termeno, unico nel suo genere in provincia.

«Uno dei pochi ad aver vissuto con l’etica di un vero samurai».

Markus Zadra lo ha conosciuto quando aveva solo 12 anni e si è avvicinato alle arti marziali. «Nella kickboxing è stato vicecampione italiano a squadre mentre nel taekwondo è arrivato quinto ai campionati Europei. Era un atleta a tutto tondo, basti pensare che la scorsa settimana è arrivato secondo a una gara di corsa sulla lunga distanza. Adesso, con il nuovo lavoro alla Heinz di Ora, il mutuo della casa quasi estinto e la passione per la montagna, era felice e pieno di slancio. Con i ragazzi ci sapeva fare, sia come motivatore che come capogruppo».

Zadra si spinge oltre nella sua analisi e mette al centro i valori. «Era buono, forse troppo, e qualcuno magari qualche volta se ne è anche approfittato. È stato uno dei miei pochissimi allievi, in oltre 40 anni di arti marziali, che ha vissuto secondo il codice e con l’etica di un vero samurai nella vita. A caratterizzare René in questi anni sono stati coraggio, onore, lealtà, la capacità di aiutare chiunque ne avesse bisogno e un tocco di sana follia».

Era un tecnico federale di taekwondo, guidava la sezione di Termeno assieme all’amico Gabriel Marcomin, e partecipava ancora, da agonista, alle gare Master. «René ci teneva davvero a piacere a tutti quelli che incontrava con il suo modo buffo, i suoi detti, il suo sorriso sempre stampato in volto».

Per i “suoi ragazzi” era un idolo. A piangerlo, oggi, sono la sorella, la mamma e decine di amici veri.













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