Salorno, il depuratore costerà più di 4 milioni 

Sarà realizzato da Eco Center e sarà messo in funzione entro la primavera 2019 Il sindaco Lazzeri: «L’attuale risale al 1984 ma è da tempo sottodimensionato» 


di Massimiliano Bona


SALORNO. Per Salorno, ma anche per la Bassa Atesina in senso lato, il nuovo depuratore che sta sorgendo in zona artigianale rientra sicuramente nella categoria «grandi opere». E non solamente per i costi che ammontano a 4,150 milioni di euro. L’attuale è ormai datato - risale infatti al 1984 - ed era in grado di servire solo 4.500 abitanti-equivalenti contro i 6.500 di quello nuovo, che sarà ultimato entro la primavera 2019. A realizzare l’opera è Eco Center e i costi saranno pagati per il 90 per cento dalla Provincia. Nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo al quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Roland Lazzeri e il direttore generale di Eco Center Marco Palmitano.

«Salorno - sottolinea Lazzeri - avrà a breve un impianto all’avanguardia che porterà soprattutto vantaggi oggettivi sotto il profilo ambientale».

L’attuale gestione dell’impianto risulta piuttosto difficoltosa sia per le dimensioni dello stesso, per il carico idraulicovariabile ma anche per lo stato deteriorato in cui si trova l’intera struttura. «Tra l’altro, spiegano i tecnici - il ricettore finale dell’impianto è la fossa di Salorno, che ha un equilibrio naturale oggettivamente piuttosto sensibile».

Per ovviare alla situazione si è deciso di realizzare un nuovo depuratore dalla capacità di 6.500 abitanti equivalenti in un’area a sud della zona artigianale. Per rendere l’area fruibile è stata eliminata una linea elettrica ed è stato realizzato un muro di sostegno alzando la quota del terreno di circa 3 metri.

Per convogliare le acque reflue al nuovo impianto si dovrà realizzare presso il vecchio depuratore una piccola stazione di pompaggio, oltre ad una tubazione di circa 600 metri lungo la fossa. Il tutto finirà poi nell’Adige che dista pochi metri, in modo tale da preservare la fossa.

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