Salorno, nelle case dei ferrovieri non si dorme e non si guarda la Tv 

L’appello dei residenti. «Vita impossibile dalle cinque a mezzanotte, spesso si fatica persino a parlare a tavola» Dodici le famiglie che si rivolgono a Comune e Provincia. «Ci sono barriere antirumore ovunque ma non da noi»


Massimiliano Bona


Salorno. «Quando passano i treni, in casa, si fatica persino a sentire da una parte all’altra del tavolo. Non parliamo della notte: appena arriva un convoglio merci chi ha il sonno leggero salta sul letto»: a parlare è uno dei condomini delle case dei Ferrovieri di via Stazione a Salorno, dove da anni c’è chi invoca l’installazione di barriere antirumore, per attenuare almeno in parte il problema.

Nelle due palazzine, ai civici 41 e 43, vivono dodici famiglie e tra i residenti ci sono bambini piccoli (anche di pochi mesi), anziani, ma anche coppie che sono riuscite a coronare il sogno di acquistare la prima casa e hanno acceso mutui più e meno onerosi.

«Quando sollevo il problema - spiega Thomas Colonelli - c’è chi mi dice che sapevo bene cosa compravo. È vero, ma non per questo ritengo sia giusto abbassare la testa e rinunciare a chiedere una vita dignitosa. A Cortina, giusto per fare un esempio, hanno fatto barriere enormi per case ben più piccole».

Edifici degli anni ’70 dove un tempo vivevano i ferrovieri.

«Le nostre palazzine hanno parecchi anni, ma non ci vivono più solo ferrovieri. Io ho comprato nel 2006 ma un mio vicino è entrato lo scorso anno. C’è un certo turnover ma adesso siamo riusciti a fare fronte unico e a scrivere agli enti preposti per avere risposte in tempi brevi».

L’orario più critico.

«Il numero dei treni di passaggio nelle due direzioni negli ultimi anni è aumentato in modo esponenziale. Ormai siamo nell’ordine di alcune decine di convogli al giorno. L’orario più critico è dalle 5 del mattino alle 24. Poi non è che il traffico si interrompa del tutto: i merci passano comunque e vi assicuro che fanno un gran rumore».

La lettera al Comune.

«Dobbiamo fare i conti - scrivono gli inquilini nella lettera al Comune di Salorno - con un inquinamento acustico insopportabile, soprattutto nei mesi in cui si tengono aperte le finestre. Quando passano i treni non ci si può parlare, non si può sentire un film o ascoltare la radio. Nelle ore notturne il problema è solo meno acuto ma c’è comunque. Chiediamo di essere equiparati a tutti gli altoatesini - e sono tanti - che vivono lungo la linea del Brennero e hanno ottenuto da tempo adeguate protezioni».

Il Comune ha coinvolto la Provincia.

Il sindaco Roland Lazzeri ha capito che il problema è serio e, rispondendo agli inquilini, ha fatto capire che farà il possibile per coinvolgere la Provincia. «Abbiamo già informato - scrive Lazzeri - gli uffici provinciali competenti per trovare al più presto una soluzione. Vi contatteremo non appena avremo le informazioni necessarie». Nel frattempo dormire resterà un’impresa, almeno per chi non ha il sonno pesante...

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