Salorno, per l’Herrenhof un progetto da 7 milioni 

Palazzo della Signoria. Pubblicato il bando di progettazione per l’imponente edificio barocco Diventerà un polo culturale con biblioteca, mostre e aule per elementari e scuola di musica


Sara Martinello


Salorno. Portato a termine l’acquisto, una delle operazioni più imponenti – se non la maggiore – dell’attuale legislatura, ora la giunta di Salorno punta a un restyling completo del Palazzo della Signoria. Costi stimati in 7 milioni di euro, per arrivare a quello che almeno sulla carta si configura come un gioiello architettonico con destinazione pubblica. Una nuova biblioteca con emeroteca e aule per scolari e studenti, un’area espositiva per visitatori, spazi per manifestazioni culturali, una sala per le associazioni. Ma anche spazi didattici per la scuola di musica e quattro aule per la vicina scuola elementare (oggi troppo piccola per ospitare l’esubero di alunni). Insomma, non importa quanto una comunità sia piccola, se la spinta verso la cultura si fa sentire al punto da indurre un’amministrazione a donare alla cittadinanza un autentico polo di aggregazione. Con risvolti anche sul versante dell’attrattiva del paese nei confronti delle comunità vicine e del turismo slow, sulla scia dello studio Ire (l’Istituto di ricerche economiche della Camera di Commercio) che una decina d’anni fa evidenziava il potenziale inespresso della zona.

Un’operazione milionaria.

È fresca di approvazione la delibera con la quale la giunta mette a capitolo 6.090,24 euro per l’elaborazione di uno studio di fattibilità e per l’organizzazione di un concorso di idee per il risanamento dell’imponente edificio barocco nato come “maso Schnatterle” intorno al 1550. «Per i costi – dichiara il sindaco Roland Lazzeri – abbiamo previsto un tetto di 7.010.290 euro, un limite che ci sembra ragionevole e realistico. Di contributi se ne parlerà quando avremo in mano il progetto esecutivo, ma chiaramente ci muoveremo in ogni direzione possibile. Intanto è sicuro il contributo per la biblioteca, da realizzare come primo lotto». Le tempistiche, fatti salvi eventuali ricorsi o ritardi, arrivano al 2025: «Per la fine dell’anno contiamo di aver individuato il progettista. Dopodiché a fine 2020 si inizierebbe coi lavori, divisi in tre lotti, cercando di ultimarli per il 2025».

Gli interventi in programma.

Il primo tra i punti esposti nel programma planivolumetrico riguarda la biblioteca. Che dovrà diventare “un luogo d’incontro multiforme e di scambio, di confronto con la letteratura, così come un luogo di studio, di sostegno nell’apprendimento scolastico e di formazione”. Sarà collocata per la maggior parte al piano terra per garantire l’accessibilità, e al suo interno troveranno spazio un’area con spazi di gioco e di lettura per i bambini e per i ragazzi delle medie, una sezione per la narrativa, una per la saggistica, una (silenziosa) per giornali e riviste e una per CD e DVD. All’apprendimento sono dedicati due diversi spazi, uno per lavori di gruppo e l’altro per lo studio individuale. Parola d’ordine è flessibilità: diverse aree saranno concepite in modo da poter essere trasformate, per ospitare eventi culturali dedicati a bambini, giovani e adulti. Infine, la previsione di un punto di restituzione dei libri esterno al palazzo.

La giunta punta anche a inserire il palazzo negli itinerari turistici della Bassa Atesina. Di qui, l’inserzione nel programma di una mostra permanente sul castello di Salorno e sulla storia del territorio, così come sui punti di interesse dei dintorni. Al primo piano, sale per presentazioni, concerti, letture e feste pubbliche o private. Per le associazioni è prevista la realizzazione di una sala riunioni. Particolarmente interessante la costruzione di un’aula magna con tanto di foyer, guardaroba, camerini e cucina, da usare per il teatro, per concerti e film, per manifestazioni scolastiche. Infine, spazio alle scuole. A quella di musica con sede a Ora saranno destinati spazi adeguati a ospitare aspiranti musicisti senza che le attività nel resto del palazzo ne siano disturbate, e alle elementari – sia quella italiana, sia quella tedesca – di Salorno saranno date aule per 22-25 alunni, locali per la didattica a piccoli gruppi e un’aula insegnanti, così da sopperire alle esigenze della vicina scuola del paese.















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