Appiano. Grande soddisfazione da parte degli appassionati di montagna, soprattutto adesso che ci si può muovere liberamente tra un comune e l’altro. Il vicepresidente provinciale del Cai Alberto Carlo Alberto Zanella, che è di Appiano, ha fatto da regista all’intera operazione. E deve anche anche ringraziare chi l’ha sostenuto.

«Abbiamo portato a termine i lavori di messa in sicurezza del “Sentiero dei Camosci al monte Roen” gravemente danneggiato dagli eventi atmosferici e chiuso nel mese di maggio proprio per motivi di sicurezza».

Il sentiero era stato ripristinato parzialmente nel mese di giugno, per consentire il passaggio in sicurezza degli escursionisti e messo in sicurezza definitivamente a ottobre.

Una «task force» ha reso possibile l’operazione.

Sono stati davvero molti i volontari che si sono adoperati per la messa in sicurezza del sentiero dei Camosci. «Il Cai Alto Adige - continua Zanella - ringrazia vivamente la Fondazione Cassa di Risparmio per il finanziamento dei lavori di ripristino. La sezione di Bolzano del Cai per il contributo al finanziamento ma anche la guida alpina Bruno Nardelli che con il collaboratore Marco Vitti ha effettuato i lavoro di ripristino e messa in sicurezza». Sono gli stessi appassionati a considerare questo sentiero piuttosto impegnativo. «È attrezzato, scosceso e non particolarmente agevole, con tratti esposti in cui bisogna assicurarsi, ma dagli scorci di rara bellezza e dagli interessanti spunti geologici e naturalistici. Diversi gli itinerari possibili, dopo il Sentiero dei camosci, per gli appassionati. Concluso l'attraversamento si arriva al Rifugio Oltradige (1773 metri) e da qui, su un ripido percorso attrezzato con corde fisse (segnavia 523), si può arrivare in vetta al Monte Roen (2116 metri).

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