«Sono felice.. e un po’ acciaccato» 

Ress ha due protesi da 5 millimetri al collo e l’artrosi all’anca



SALORNO. «Lascio l’agonismo con 8 scudetti (Tomas conta anche i due revocati a Siena ndr) ma anche pieno di acciacchi: per inciso ho due protesi da 5 millimetri al collo e l’artrosi all’anca. Ho 38 anni e spero davvero di essermi fermato in tempo».

Le avevano proposto un altro anno di contratto?

«Sì, l’idea era quella di continuare ancora un anno ma la scorsa stagione è stata dura».

Quando sono iniziati i primi problemi all’anca?

«A novembre, quando ho iniziato a zoppicare anche in allenamento. Facevo anche fatica a correre. Tra antidolorifici e adrenalina in partita non sentivo invece il dolore».

Quando ha iniziato ad essere insopportabile il dolore?

«Dopo le infiltrazioni, che solitamente funzionano per le ginocchia, lo staff medico ha provato con il cortisone ed effettivamente per due mesi e mezzo è andata bene. Finito l’effetto poi sono stati dolori».

Le hanno chiesto di stringere i denti anche ai playoff?

«Sì, certo. Ma ho detto di no perché al basket penso di aver dato tanto e non potevo ancora una volta mettere in secondo piano la mia salute».

Lei è stato un campionissimo. A quale scudetto più legato?

«Ne ho vinti 8, compresi i due cancellati a Siena, uno dei quali mi è costato anche una frattura. Il primo l’ho vinto da ragazzino con la Virtus Bolopgna, poi 6 con Siena e uno con Venezia. L’esperienza in Toscana è stata tosta, penso anche alle due finali in Eurolega».

Le pesa lasciare?

«No, inizierò con grande entusiasmo una nuova vita».













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