Sussidi alti, «stranieri  in fuga da Trento in Bassa» 

Il direttivo comprensoriale punta il dito su minimo vitale e contributo affitto Schiefer: «Il nostro welfare è decisamente meglio, servono soluzioni immediate»


di Massimiliano Bona


EGNA/SALORNO. La Bassa Atesina alza barriere sempre più alte per cercare di arginare l’afflusso – in costante aumento - di stranieri. Questa volta a farsi avanti non sono le destre tedesche ma il direttivo comprensoriale della Svp guidato dal consigliere provinciale Oswald Schiefer. Per l’ex sindaco di Cortaccia ci sarebbe una fuga da Trento verso Bolzano a causa di un welfare «decisamente più vantaggioso in termini di minimo vitale, contributi per l’affitto e aiuti economici in senso lato». E la situazione potrebbe precipitare. «Servono soluzioni urgenti per armonizzare i due sistemi: a chiederle sono in particolare i residenti di Salorno (dove gli immigrati hanno superato il 20 per cento ndr)». «Ma nella stessa barca - precisa il sindaco di Salorno Roland Lazzeri - si trovano anche Magré, Egna, Cortina e via dicendo. Per quanto ci riguarda a fare la differenza, spesso, è il contributo affitto. Due province autonome confinanti non possono adottare sistemi tanto diversi».

Il direttivo comprensoriale della Svp si è spinto oltre e ha annunciato un «pacchetto di misure» da presentare (entro la fine di maggio) al direttivo provinciale della Stella Alpina che riguarderà oltre al minimo vitale, la dichiarazione dei redditi e le altre agevolazioni. Il problema, secondo la Svp della Bassa Atesina, interessa anche gli alloggi sociali dell’Ipes ma anche le iscrizioni alla scuola materna, dove la presenza di immigrati (nel caso di Salorno) ha toccato il 50 per cento. «Ci sono stranieri che non pagano le rette e noi vorremmo che i Comuni potessero essere coinvolti per defalcare quelle cifre direttamente dagli aiuti economici erogati dai Distretti sociali».

Chiesti anche controlli più severi negli alloggi sociali o sulle prestazioni erogate da asili e nidi. «Nelle strutture tedesche si iscrivono sempre più immigrati senza le ben che minime conoscenze linguistiche. Anche per questo temiamo un forte peggioramento della qualità dell’insegnamento».

Schiefer non lo dice in modo esplicito ma lo fa capire: Trento, in termini di welfare per i «non autoctoni», ha scelto parametri che tutelano di più la popolazione locale. Le elezioni provinciali sono ad ottobre ma la campagna in Bassa si giocherà sugli stranieri che proprio qui sono concentrati maggiormente. Schiefer, con quest’uscita, ha il preciso obiettivo di strappare consensi a Freiheitlichen e Stf, da sempre su pozioni filo-leghiste.

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