Telefonini e videogiochi, la dipendenza vista dai ragazzi

Egna/salorno. Gli studenti dell’I.C. Bassa Atesina (classi seconde e terze medie) di Egna e Salorno hanno partecipato al progetto «All-In» promosso da Forum Prevenzione, Distretto sociale, Vke e con...



Egna/salorno. Gli studenti dell’I.C. Bassa Atesina (classi seconde e terze medie) di Egna e Salorno hanno partecipato al progetto «All-In» promosso da Forum Prevenzione, Distretto sociale, Vke e con la collaborazione della Comunità Comprensoriale Oltradige Bassa Atesina e del Centro di Cultura giovanile di Egna, Point. Gli studenti delle scuole medie Calvino e Mameli, insieme ai compagni di una classe della scuola media in lingua tedesca di Egna, si sono confrontati su temi quali la dipendenza da gioco e videogiochi, l’uso dello smartphone e di internet, il bullismo e il cyberbullismo. Supportati dalla competenza di Sibille Bazzanella e di altri operatori del Vke di Egna e Salorno e dagli esperti del Forum Prevenzione, gli studenti hanno realizzato video musicali e canzoni, cortometraggi e una slow motion che verranno mostrati martedì 19 novembre presso l’aula magna della scuola Mameli ai compagni di Salorno, quando vi sarà il momento conclusivo del progetto All- in e sono stati presentati ai compagni di Egna venerdì 8 novembre alla Casa Unterland.

Al termine della mattinata c’è stato anche un pranzo offerto dal Vke presso il Centro giovanile di Egna, Point. «Per il terzo anno consecutivo è stata offerta al nostro istituto - spiega la dirigente scolastica Raffaella Lago - l’opportunità di far pensare gli studenti, di soffermarsi sull’importanza dell’utilizzo corretto di internet e su quanto possa essere facile cadere nella rete della dipendenza da giochi online o da cellulare. I ragazzi si sono divertiti nell’inventare canzoni, nell’eseguire danze e nell’elaborare opere artistiche che parteciperanno ad una competizione e saranno esposte nel paese di Egna. In quanto nativi digitali gli studenti utilizzano in modo disinvolto app e smartphone, ma vanno guidati nella riflessione per rafforzare le loro competenze di cittadinanza, al fine di evitare soprattutto il cyberbullismo e la dipendenza dai device. Un ringraziamento va, in particolare, a Lucio Giorio che negli anni si è fatto promotore di una proficua collaborazione tra la scuola e il Vke, con proposte sempre interessanti e arricchenti, ai docenti che hanno seguito i ragazzi nei laboratori, alle professoresse Maria Valcozzena e Valeria Andolfi, alla professoressa Daria Dellai e agli operatori che hanno stimolato la fantasia degli alunni».















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