Tessa, la mela rosso-Ferrari che piace moltissimo all’estero 

È nata a Egna. Si tratta di un incrocio fra Gala e Pink: superati i primi test sul mercato tedesco nei supermercati Edeka  Il lancio a livello mondiale di questa nuova varietà è previsto alla fiera «Fruit Logistica» di Berlino a febbraio 


Bruno Tonidandel


Egna. Avrebbe potuto diventare la mela simbolo delle Dolomiti. Ed invece Fengapi-Tessa, ma sul mercato si identifica con il nome Tessa, in greco la cacciatrice, in provincia di Bolzano è stata rifiutata. E poteva essere decisamente la valida sostituta della Golden, la mela gialla non più gradita dal mercato e quindi in forte calo produttivo. Perché mela simbolo delle Dolomiti? Ma perché è nata qui, fra le nostre montagne, esattamente ad Egna, dove opera la Feno Srl, che significa Costituzione e promozione di nuove varietà frutticole, fondata nel 1999 e il cui responsabile del progetto Tessa è Arno Überbacher di Termeno. Lo scorso anno Vog e Vip che raggruppano le cooperative frutticole altoatesine e che ovviamente fanno il bello e il cattivo tempo soprattutto in tema di varietà di mele, hanno deciso di non accogliere nel loro paniere varietale la Fengapi-Tessa. I motivi non si conoscono ancora. Forse perché questa nuova varietà avrebbe potuto disturbare le assegnazioni non del tutto democratiche degli impianti della Pink Lady. Ed in effetti Tessa, che nasce da un incrocio fra le Gala e le Pink e che acquisisce tutte le proprietà positive delle due mele, assomiglia a quest’ultima varietà, e addirittura in fatto di pregi, la supera in alcuni aspetti. Uno fra tutti: lo stacco avviene a metà settembre in pianura e a fine settembre in collina e non come le Pink, a novembre con l’incubo del gelo imminente. «Noi – ci ha detto Arno Überbacher – abbiamo voluto creare una mela di grande qualità, di alta resa produttiva che supera quella delle principali altre varietà, che abbia una produzione annua omogenea e non di alternanza come per esempio la Fuji e di ottima conservabilità, con bassa suscettibilità ai marciumi e agli imbrunimenti». Ma quali sono le caratteristiche della Tessa? Ha una colorazione, definita rosso-Ferrari, polpa fine, dolce e succosa con sapore aromatico e buccia liscia non soggetta a rugginosità. È insomma un frutto attraente che si raccoglie in 2 o 3 stacchi. Abbiamo accennato alla resa produttiva: un frutteto di Tessa di due anni può produrre dai 3 ai 4 vagoni per ettaro e le piante, di vigoria media con ramificazione ben distribuita e fioritura costante, sono semplici da coltivare, con ridotte ore lavorative. Per il frutticoltore è una mela molto redditizia: lo scorso anno la quotazione media al kg è stata di 65 centesimi di euro, il doppio delle altre varietà quali Gala, Golden Breaburn, Stark e Fuji.

I primi test di commercializzazione sono stati effettuati sul mercato tedesco in esclusiva con il gruppo di supermercati Edeka e il risultato è stato positivo: la mela Tessa ha convinto i consumatori soprattutto sul fronte del gusto. Altri test sono stati effettuati con Lidl in Spagna e Billa in Austria. La prima commercializzazione in Italia si è avuta a febbraio, ma il lancio a livello mondiale di questa nuova varietà avrà luogo alla fiera “Fruit Logistica” di Berlino del prossimo febbraio. I partner coinvolti nel progetto Tessa sono diversi, alcuni all’estero, come in Austria, in Germania e nei Paesi Bassi. Nella nostra regione è stata firmata una partnership con Apot (Melinda e La Trentina), la Cooperativa Mezzacorona (Vm Marketing e Jolly) e le Aste Frutta Alto Adige. Ma sono in corso trattative anche con partner in Spagna, Francia, Belgio e Stati Uniti, ma anche in Brasile, Cile, Sudafrica e Australia.

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