Il caso

Trading online, segnalate tentate truffe a Salorno 

Le vittime vengono contattate al telefono. Berto (Centro europeo consumatori): «È la punta dell’iceberg: almeno 100 casi l’anno. Solitamente chi incappa in trading non autorizzati investe in prodotti altamente speculativi»


Massimiliano Bona


BASSA ATESINA. Diversi casi negli ultimi giorni anche in Bassa Atesina - in particolare a Salorno - con relative denunce di «trading online» non autorizzato. Stiamo parlando, in concreto, della compravendita via Internet (e sempre più spesso attraverso canali diversi quali il telefono fisso e il cellulare) di strumenti finanziari. Abbiamo fatto il punto sulle (tentate) truffe più frequenti con Rebecca Berto, Consulente legale dell’ufficio di Bolzano del Centro Europeo Consumatori (Cec). «Le richieste di consulenza e informazioni relative al trading online - spiega Berto - continuano a pervenire al nostro ufficio. Da gennaio 2021 ad oggi abbiamo risposto ad un centinaio di richieste».

Trading online non autorizzati.

«Le persone - spiega Berto che incappano in trading online non autorizzati investono solitamente delle somme in prodotti derivati (=Cfd) altamente speculativi. Anche di recente abbiamo riferito di altri casi eclatanti legati al trading online».

Attirati dai facili guadagni.

La maggior parte dei consumatori racconta di avere ricevuto una chiamata sul proprio telefono cellulare o fisso: i sedicenti consulenti preannunciavano che dagli investimenti i consumatori avrebbero ricavato dei rendimenti molto alti; altre vittime raccontano invece di essere stati attratti da pubblicità sui social media. Giusto per rendere l’idea in un caso abbastanza recente in una sola settimana le perdite segnalate al Cec ammontano a 600 mila euro.

I consigli del Centro europeo consumatori.

«Il nostro ufficio consiglia di diffidare da una piattaforma di trading online che chiede di bonificare delle somme di denaro presso un conto corrente estero che non ha alcun collegamento con la sede legale, ad esempio se viene richiesto di effettuare un bonifico presso un conto corrente in Zanzibar mentre l'apparente sede legale del titolare dell'online trading è in Gran Bretagna. È possibile riconoscere il Paese destinatario del bonifico dalle due lettere iniziali del codice Iban». Bisogna altresì diffidare con decisione da chi telefona proponendo di attivare un conto presso una piattaforma di trading online.

«E sopratutto rifiutate con fermezza di versare anche delle piccole somme di prova (solitamente all'incirca 250 euro ) “per vedere come va”. Se non é il singolo consumatore ad aver contattato il presunto consulente, c'è da chiedersi anche come tale consulente sia entrato in possesso del numero di telefono fisso o mobile. Poi è utile incrociare i dati e inserite l'indirizzo del titolare del sito in un motore di ricerca: è già capitato che fosse indicata come presunta sede legale di una piattaforma di trading online una sala congressi. Non effettuate bonifici bancari: se proprio ritenete che la piattaforma di trading online sia un'occasione irripetibile, pagate le somme mediante carta di credito. In tal modo se qualcosa andasse storto, avrete almeno ancora la possibilità di disconoscere le transazioni effettuate e richiedere il cosiddetto charge-back».













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