Una tradizione da oltre 500 anni 

Si festeggia da sempre nei territori dell’ex Impero austro-ungarico



EGNA. Quella dei Krampus non è una tradizione solo altoatesina. Nelle zone di lingua tedesca, i Krampus sono dei diavoli travestiti che accompagnano la figura folcloristica di San Nicola nella tradizionale sfilata lungo le strade del paese. La tradizione è legata alla mitologia cristiana, più precisamente al vescovo San Nicolò e ai suoi servitori denominati Krampus. Proprio Krampus, è il demonio sconfitto dal santo e perciò costretto a servirlo.

Queste manifestazioni sono eventi tipici delle festività natalizie, nate più di 500 anni fa e tuttora festeggiate in diverse zone d'Italia (in genere, nei territori dell’ex Impero austro-ungarico: Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia e parte della provincia di Belluno) e in alcune zone della Valtellina, in Austria, Germania meridionale (Baviera), in Slovacchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria, in alcune parti della Croazia e in Liechtenstein.

L'origine di questa usanza, mantenuta con fiero orgoglio in molti Comuni altoatesini si perde nella notte dei tempi. Una delle poche cose di cui si è a conoscenza è che questa manifestazione è legata al solstizio invernale. C’è poi la leggenda legata ai Krampus. Si racconta che tanto tempo fa, nei periodi di carestia, i giovani dei piccoli paesi di montagna si travestivano usando pellicce formate da piume e pelli e corna di animali. Essendo così irriconoscibili, andavano in giro a spaventare gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle provviste necessarie per la stagione invernale. Dopo un po' di tempo, i giovani si accorsero, però, che tra loro c’era un impostore: era il diavolo in persona, che approfittando del suo reale volto diabolico si era inserito nel gruppo rimanendo riconoscibile solo grazie alle zampe a forma di zoccolo di capra. Venne dunque chiamato il vescovo Nicolò, per esorcizzare l'inquietante presenza. Sconfitto il diavolo, tutti gli anni i giovani, travestiti da demoni, sfilavano lungo le strade dei paesi, non più a depredare ma a portare doni o a far paura ai bambini cattivi", accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male.

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