salute

È allarme zecche, già 2 casi di encefalite

L’Asl invita alla vaccinazione: «State attenti alla zona di Monticolo, Caldaro e Bassa Atesina». Nel 2016 anche una vittima


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Dall’inizio della bella stagione si contano già 2 casi di persone (un giovane ed un adulto) ricoverate al San Maurizio con meningoencefalite da zecca (Tbe) ed altri 3 casi accertati di borreliosi di Lyme - malattia infettiva che si cura con gli antibiotici - dovuta sempre al morso di zecca. Anna Maria Bassot, primario facente funzione del Servizio igiene dell'Asl di via Amba Alagi 33, spiega che la situazione va tenuta sotto controllo e che in determinati casi la vaccinazione è più che consigliata.

L’anno scorso in Alto Adige i casi di Tbe (provocati da un virus) sono stati una decina in tutto - e c’è stata anche una vittima - ed altrettanti sono stati i casi di borreliosi (provocati da un batterio). L'invito è quello di prestare attenzione per trascorrere una serena estate soprattutto nella zona del lago di Monticolo, nei Comuni dell'Oltradige e nella parte della Bassa Atesina che di trova alla destra orografica dell'Adige e parliamo di Vadena, Appiano, Caldaro, Termeno, Cortaccia e Magrè. A rischio - sempre secondo l'Asl - anche la zona a sud-ovest di Bolzano anche se punture di zecche sono comunque state segnalate anche l’anno scorso un po' in tutta la provincia.

«Viste le temperature rigide di quest’inverno speravamo che molti parassiti fossero morti, invece hanno resistito e si sono riprodotti generando altre zecche infette». La vaccinazione è necessaria per coloro che lavorano nei boschi o sui prati, per tutti quelli che si recano in luoghi a rischio per fare sport, andare a funghi, passeggiare ecc., per la popolazione che risiede nei comuni dove la presenza di zecche è elevata nonché per le scolaresche in gita nei boschi anche se - ricorda Bassot - le patologie provocate dalla zecche nei bambini sono meno invasive.

La vaccinazione consiste in tre somministrazioni di vaccino da iniziare preferibilmente a novembre: la seconda avviene un mese dopo la prima e la terza a distanza di 6-12 mesi. Fino a che tutte e tre le dosi di vaccino non sono state somministrate è bene proteggersi, anche usando prodotti repellenti. Il richiamo va effettuato ogni 5 anni. L'Asl spiega anche che andrebbero evitati i bordi dei sentieri (perché è lì che le zecche si annidano), camminando al centro. É bene indossare scarpe chiuse, pantaloni lunghi e mettere i calzini sopra ai pantaloni (sarà orribile ma è efficace).

Una volta rientrati a casa sia deve scattare il controllo per individuare possibili punture: il tempo è fondamentale per evitare la trasmissione dei virus. Per togliere l'insetto avvicinare il più possibile la punta della pinzetta alla zona della puntura, agganciare la zecca senza schiacciarla e fare leva cercando di estrarla tutta intera. Il movimento non deve essere rotatorio perché la testa potrebbe rimanere nella pelle. Il Servizio Igiene è a disposizione per offrire consulenze.

Per la vaccinazione è necessario fissare un appuntamento chiamando lo 0471 909 264 da lunedì a venerdì - ore 8.15/12.













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