È caccia agli assassini Il giallo delle ultime ore

Indagini serrate sull’omicidio del bolzanino Stefan Unterweger La rapina finita in tragedia non è l’unica ipotesi: si cercano testimoni


di Alan Conti


BOLZANO. La morte del bolzanino Stefan Unterweger a Berlino è un giallo. La pista della rapina finita male rimane in piedi, ma non è più l'unica che stanno seguendo gli investigatori della polizia della capitale tedesca. Nelle ultime 48 ore sono stati sentiti amici e conoscenti della vittima. Non è escluso che l’assassino (o gli assassini), facessero parte della cerchia delle persone frequentate da Stefan. Unterweger era un ragazzo schivo, molto abitudinario. I dati certi in mano agli inquirenti sono che il 34enne è stato trovato agonizzante da un passante nel parco pubblico Friedrichshain alle 5 di domenica mattina. È morto poco dopo a cause di più coltellate subite all'addome e sul torace: una di queste ha perforato il polmone. I soccorritori hanno cercato disperatamente di salvarlo ma la situazione era troppo compromessa. Chi l'abbia accoltelalto e perché si trovasse nel parco di notte rimangono punti di domanda ancora senza risposta. Così come è incerto il momento esatto in cui Unterweger è stato aggredito. Probabilmente poco prima delle 5, ma potrebbe anche essere passato più tempo prima della morte. Nessuna traccia nemmeno dell’arma del delitto. Ad indagare è la terza commissione della polizia berlinese che ieri ha pubblicato sul web una foto della vittima con la speranza di ricevere informazioni utili dai testimoni. «C'è qualcuno che è passato per il parco Friedrichshain nella notte tra sabato e domenica dalle 1 alle 5? C'è qualche tassista del circondario che si è accorto di qualcosa? Chi riconosce Unterweger può raccontarci le sue abitudini di vita?»: queste le domande trasmesse dagli inquirenti alla popolazione attraverso i media. La polizia avrebber ricostruito i movimenti di Stefan fino a poco dopo mezzanotte. Il bolzanino non dovrebbe essersi allontanato troppo dal quartiere di Friedrichshain – Kruezberg dove viveva in uno studentato. Stefan amava concedersi una passeggiata serale e seguiva quasi sempre lo stesso itinerario. Ma amava anche la musica e non è escluso che si fosse intrattenuto in qualche locale fino a tardi. In Germania, per ora, escludono qualsiasi legame degli assassini con l'Alto Adige. La questura di Bolzano, infatti, è stata allertata solamente per comunicare alla famiglia il decesso dell'uomo. La notizia è stata data al padre Kurt, alla mamma Annalise Mattedi e ai fratelli Simon e Ilona nel tardo pomeriggio di domenica. Proprio con i fratelli Stefan aveva commentato in un gruppo WhatsApp la finale del concorso Eurovision.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità