È scattata la lotta alle zanzare

Il Comune ha già posato insetticida nei tombini ma serve la collaborazione dei cittadini



LAIVES. Lo scorso anno, proprio in questo periodo, il problema delle zanzare in alcune zone della città di Laives divenne preoccupante e molto fastidioso per i residenti, anche perchè aveva fatto la sua comparsa la famigerata zanzara tigre, le cui punture sono decisamente più “fastidiose” rispetto alla media. Quest'anno, forti dell'esperienza fatta in precedenza, i responsabili in Comune non vogliono farsi prendere alla sprovvista e così il cantiere comunale ha già effettuato una prima azione estesa di prevenzione, una battaglia a colpi di pasticche di un prodotto disinfestante, messe dentro i tombini, dove ci sono spesso ristagni di acqua.

«Queste pastiglie - spiega Dino Gagliardini, assessore all'ambiente - sono state poste dentro i tombini chiusi, quegli spazi insomma dove non possono accedere altri animali per bere e ovviamente nemmeno le persone. Sappiamo che proprio nei recessi più nascosti, dove c'è un po' d'acqua stagnante, proliferano le zanzare ed è lì, prima di tutto, che siamo andati a colpire. Per quanto riguarda invece i corsi d'acqua dell'area fra Pineta e la zona Galizia, il sistema che ci ha indicato anche il Laboratorio biologico provinciale di via Sottomonte, non essendo acqua stagnante, sarebbe quello di mettere pesci e rane, che si cibano volentieri proprio delle larve di zanzare».

Secondo le verifiche fatte a suo tempo proprio dal Laboratorio biologico provinciale di Laives, la zona in questione è una di quelle problematiche per quanto riguarda le zanzare, perchè si tratta di una vasta area depressa dove le falde acquifere sono molto vicine alla superficie e quindi si formano facilmente grandi pozze di acqua stagnante, incubatori per le zanzare di tutte le specie, compresa la temibile zanzara tigre che la gente locale ha suo malgrado imparato a conoscere.

L'area a valle di Pineta, fin oltre la zona sportiva Galizia è anche il bacino naturale per il deflusso del rio Lusina, torrente che defluisce attraverso un fossato dove l'acqua scorre molto lentamente e quindi diventa un habitat naturale per le zanzare. Quello che ognuno può fare per contribuire a debellare questi insetti fastidiosi e tipicamente estivi è porre molta attenzione a ristagni d'acqua, anche i più piccoli e insignificanti, come quelli nei sottovasi dei fiori o in qualche vecchio contenitore abbandonato sul poggiolo o in giardino. Per il ciclo evolutivo della zanzara, bastano anche poche gocce d'acqua stagnante dove deporre le uova e quindi si capisce come la prima regola da darsi sia quella di evitare il più possibile questi ristagni.

Per il resto, il Laboratorio biologico provinciale continua nella sua ricerca e nel monitoraggio sul territorio, fornendo indicazioni preziose per combattere con la massima efficacia il proliferare delle zanzare. Una mano fortunatamente ce la danno anche diverse specie animali che si cibano di insetti, come gli uccelli ad esempio o i pipistrelli, considerati veri e propri killer di zanzare e altri insetti che volano di notte. Proprio per favorire i pipistrelli, in qualche località hanno anche installato apposite casette dove questi chirotteri possano nidificare più facilmente e riprodursi.

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