È tentato omicidio, esplosi 3 colpi 

Le indagini. In carcere il 53enne bolzanino che, mercoledì pomeriggio, al termine di una lite nel parcheggio dell’Interspar, ha sparato  contro un uomo senza però riuscire a colpirlo. Recuperata l’ogiva del proiettile, finita nella fiancata di un’auto parcheggiata. Si cerca la pistola


antonella mattioli


Bolzano. «mi ha aggredito: prima un pugno in faccia, poi un morso. non ricordo cos’è successo dopo...». queste le prime parole del cinquantatreenne bolzanino (la procura che sulla vicenda mantiene il più stretto riserbo non ha fornito le generalità, ndr), arrestato dai carabinieri mercoledì sera, dopo la sparatoria nel parcheggio dell’interspar, il grande supermercato di via buozzi. pesanti le accuse: tentato omicidio, porto abusivo di armi e lesioni personali. nel primo pomeriggio di ieri ha incontrato l’avvocato corrado faes che lo difende con il collega nicola nettis. questa mattina l’udienza di convalida nel carcere di via dante.

La ricostruzione

Intanto i carabinieri sono al lavoro per cercare di ricostruire quanto accaduto in via Buozzi: è un miracolo se nessuno è rimasto ferito o, peggio, non ci è scappato il morto. Perché a quell’ora - erano le 16.30 - nel parcheggio del supermercato era un viavai continuo: bolzanini e turisti - il grande negozio è all’imbocco dell’autostrada - che entravano con i carrelli e uscivano con i sacchetti pieni.

Anche l’aggressore ha raccontato di essere andato all’Interspar per fare la spesa assieme alla moglie. Nella casa dove vivono ad Oltrisarco li attendevano i figli, per la cena.

Ma i programmi sono stati sconvolti all’improvviso dall’incontro, all’uscita del negozio, con quell’uomo, pure lui bolzanino, 45 anni, con il quale a quanto pare ci sono vecchie ruggini.

I testimoni - che sono stati ascoltati dai carabinieri - hanno raccontato di aver sentito prima le urla che, in un primo momento, avevano fatto pensare ad una lite per il parcheggio. Poi gli insulti. Quindi i due sono venuti alle mani.

Poi è comparsa la pistola. Secondo la Procura sono stati sparati tre colpi. Secondo la difesa uno.

Almeno un colpo è stato sparato ad altezza d’uomo. Nonostante i due si trovassero a distanza ravvicinata, è finito nella carrozzeria della Golf parcheggiata a fianco alla Fiat Punto dell’aggredito che poi è scappato.

La pistola non si trova

«Il mio cliente - dice l’avvocato Faes - non ricorda nulla dell’arma e men che meno di aver sparato. Ha fatto comunque il guanto di paraffina».

Gli investigatori hanno recuperato l’ogiva del proiettile, mentre non è stata trovata ancora l’arma. È probabile - ma per il momento si tratta soltanto di un’ipotesi - che possa averla data alla donna che era arrivata con lui al supermercato.

Un aiuto da questo punto di vista potrebbe arrivare dalle telecamere del supermercato, oltre che dai testimoni.

Particolarmente importante è ritenuta la testimonianza di una coppia di giovani olandesi che, nonostante lo spavento, hanno assistito, fin dal primo momento, alla furibonda lite che poi è sfociata nella sparatoria.

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