Ötzi, si deciderà dopo le comunali 

Il museo. Walcher: «Con il presidente Kompatscher concordata la procedura di un anno per coinvolgere i cittadini» Il vicesindaco: «C’è fermento, potrebbero arrivare altre proposte». L’Obmann Steger: «È giusto che resti in centro»



Bolzano. E dopo il palazzo storico della Cassa di risparmio, altre proposte potrebbero arrivare per il museo di Ötzi. «Si è creato un grande fermento, credo che non sia ancora terminato l’elenco dei possibili siti proposti per il nuovo museo archeologico»: così il vice sindaco Luis Walcher commenta le novità nella procedura per il trasloco di Ötzi. Ci sono dunque le candidature della Signa di René Benko con il progetto sul Virgolo, l’areale di via Museo di Athesia, l’ampliamento dell’ex Ina del Gruppo Tosolini presentato lunedì e lo studio da parte della Cassa di risparmio per una eventuale proposta. «Siamo assolutamente soddisfatti dell’interesse che si è creato», così Walcher, «Avevamo sentito che la Cassa di risparmio sarebbe stata interessata a qualche operazione sulla sua sede e l’abbiamo verificata».

«Benissimo questa vivacità di opzioni per lasciare il museo archeologico in centro», commenta Dieter Steger, Obmann cittadino, «Un bene prezioso come Ötzi è giusto che resti in città. Sia la nuova proposta di Tosolini all’ex Ina che la Cassa di risparmio si trovano vicini alla sede attuale, in un luogo strategico per saldare la città vecchia e la città nuova». Walcher conferma la linea della Svp cittadina: «È il museo più pregiato della città, anche se si tratta di una struttura interamente provinciale. Ne conosciamo il valore e riteniamo che sia importante che resti in centro».

I sostenitori del progetto sul Virgolo saranno altrettanto determinati. Un dato intanto è certo: la decisione della Provincia è rinviata a dopo le elezioni comunali di maggio. Il futuro di Ötzi sarà un tema della campagna elettorale, ma la decisione verrà presa in autunno, quando sarà insediata la nuova giunta comunale. «La procedura per l’individuazione del sito durerà un anno», ha annunciato il presidente Arno Kompatscher. Un lasso di tempo che va bene al Comune. «Con il presidente Kompatscher abbiamo concordato un periodo lungo perché vogliamo una procedura che garantisca il coinvolgimento dei cittadini», riferisce Walcher. In quale modo verrà organizzata la partecipazione dei cittadini? «Sarà una decisione partecipata. A breve verranno fornite le informazioni», risponde Walcher. Come anticipato da Kompatscher, una società di consulenza affiancherà la Provincia nel definire i criteri che guideranno la scelta. I criteri verranno poi discussi con gli stakeholder di economia e cultura. È stato concordato anche un coinvolgimento del Comune. «Come detto, si tratta di un museo provinciale, ma fondamentale per la città», sintetizza Walcher. FR.G.

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