Urbanistica

A Bolzano le aree edificabili sono esaurite: Coopbund tratta con i parroci 

Nel 2023 verrà demolita la canonica di Don Bosco: al suo posto una palazzina con 18 appartamenti. Ad Aslago accordo con la parrocchia San Paolo per l’acquisizione di un campetto dove si vogliono costruire 22 alloggi


Antonella Mattioli


BOLZANO. Di nuove aree nel breve termine non ne arriveranno e allora le cooperative trattano con le parrocchie l’acquisizione di immobili inutilizzati. Obiettivo: soddisfare la domanda di coloro che sono troppo ricchi per entrare nelle graduatorie Ipes, troppo poveri per acquistare sul mercato privato. Soprattutto le giovani coppie, ma non solo, si rivolgono alle cooperative sperando di avere un giorno una casa di proprietà.

«Noi - spiega Alberto Bocchio, responsabile area edilizia di Coopbund, nata dalla fusione di Legacoop e Confcooperative Bolzano - con la costruzione in corso di 39 alloggi sull’area Werth a Maso della Pieve esauriamo le aree agevolate a Bolzano. Il prossimo terreno che sarà messo a disposizione sarà in viale Druso (caserme Huber), ma sarà edificabile solo fra 6-7 anni. Sui tempi dell’areale ferroviario invece non si possono neppure azzardare ipotesi. Per questo l’unica via è trattare con chi ha la disponibilità di immobili inutilizzati. Di qui gli accordi con le parrocchie Don Bosco e San Paolo, per cercare di rispondere almeno in parte ai 120 soci della cooperativa Casa Prossima».

Alloggi dalla canonica

Al posto della canonica di via Sassari, che verrà demolita il prossimo anno, è prevista la costruzione di 18 alloggi. «Coopbund - spiega Bocchio - quale corrispettivo per l’acquisizione della canonica, deve realizzare un ambizioso progetto di riqualificazione di spazi parrocchiali. In questo modo l’intervento immobiliare diventerà una risorsa per tanti e non solo per pochi.

L’accordo prevede la ristrutturazione dell’edificio all’angolo tra via Sassari e via Montecassino: a pianoterra restano i negozi; sopra invece verranno ristrutturati gli spazi da destinare ad attività parrocchiali, per giovani e anziani. Inoltre, tra la Chiesa – Centro Syn e l’edificio per le associazioni, c’è uno spazio che sarà riqualificato e trasformato in piazzetta: diventerà luogo di aggregazione». L’altra operazione alla quale sta lavorando Coopbund è in zona Aslago. «L’accordo raggiunto con la parrocchia San Paolo prevede la possibilità di realizzare 22 alloggi su un terreno che una volta era un campetto sportivo. Adesso stiamo discutendo con il Comune la variante: per partire con i lavori, l’area oggi classificata per opere e impianti pubblici, deve essere trasformata in zona mista».

Via Cadorna

«Dopo undici anni di ritardi dovuti alla ripartenza dell’iter burocratico e di contenziosi- dice Andrea Grata, coordinatore sviluppo strategico e territoriale di CooperDolomiti - vediamo la luce in fondo al tunnel: speriamo di riuscire a sbloccare a breve l’operazione su via Cadorna, dove sorgeranno due palazzine per un totale di 55 alloggi. Altre aree non ce ne sono: aspettiamo le caserme Huber di viale Druso, per dare almeno in parte una risposta alle 250 famiglie riunite in sei coop. Per quanto riguarda l’areale fs credo che lo vedranno riqualificato i nostri nipoti. Forse».













Altre notizie

Attualità