A «casa» dei Catores vertice fra alpinisti delle valli dolomitiche

Riuniti gli esponenti dei più celebri e storici gruppi di guide Dopo le scalate, discussioni su sicurezza, tendenze e futuro


di Alessio Pompanin


ORTISEI. L’essenza dell’alpinismo forse non famoso, da prime pagine, ma vero, storico. E anche l’essenza dell’arrampicata dolomitica. Questo, in sintesi, il “vertice” ospitato sabato e domenica a Ortisei, dove in un contesto logicamente perfettamente adeguato al tema, ovvero ai piedi del maestoso Sassolungo e in generale delle montagne innevate della Val Gardena, si è svolta la settima edizione di “Dolomia 2013”, ovvero il raduno alpinistico delle Dolomiti nel quale si sono incontrati oltre 90 alpinisti rappresentanti dei più importanti gruppi di guide, e appunto di alpinisti, dell’area dolomitica. Parliamo insomma dell’eccellenza delle vette per quanto riguarda Alto Adige, Bellunese e Trentino: ospiti infatti dei padroni di casa, i Catores della Val Gardena, sono arrivati gli Scoiattoli di Cortina d’Ampezzo, i Caprioli di San Vito di Cadore, le Aquile di San Martino, i Ciamorces della Val di Fassa, i Croderes della Val Badia e i Ragni di Pieve di Cadore. Nomi che fanno mettere la mano sul cuore a chiunque bazzichi le vette non solo con corde e moschettoni ma anche solo come interesse, per dire, letterario piuttosto che di curiosità.

L'idea alla base di “Dolomia” è quella di radunare alpinisti delle valli dolomitiche per discutere sullo sviluppo dell'alpinismo in generale, rinforzare gli stimoli etici-alpinistici, azzardare previsioni sul futuro e sulla sostenibilità delle attività alpinistiche sulle nostre montagne. Il primo raduno ebbe luogo nel 2006 a San Martino di Castrozza (dove si terrà anche l’edizione 2014), quello di quest'anno è stata organizzata, come detto, dai mitici Catores gardenesi.

Il primo giorno si è svolto all’insegna dell'arrampicata su ghiaccio con i partecipanti impegnati sulle più belle cascate del Sassolungo, in Vallunga e sulla Bullacia. Poi spazio ai dibattiti, con discussione sulle novità in materia di sicurezza e di progressione su ghiaccio. Per un approfondimento tecnico la ditta Black Diamond ha messo a disposizione attrezzi e piccozze da provare sul campo. In serata poi si ritrovo nella Casa della cultura “Luis Trenker”, con il resoconto della giornata e una valutazione globale sui trend di sviluppo dell'alpinismo su ghiaccio. Erano presenti anche Ewald Moroder, sindaco di Ortisei, Tullio Mussner, presidente del club alpino "Lia da Mont" della Val Gardena e Christina Demetz e Günther Pitscheider, presidente e direttore di Val Gardena Marketing.

Dolomia 2013 è quindi proseguita il secondo giorno con lo scialpinismo. Nonostante un debole nevischio, protrattosi per tutta la giornata, i rappresentanti dei gruppi d'elite alpinistici più noti delle Dolomiti hanno esplorato le zone più remote del Parco naturale Puez - Odle, anche testando i nuovi sci da scialpinismo del marchio Elan. Argomento di discussione durante la giornata sono stati la sicurezza sulla neve incontaminata e gli effetti “collaterali” dello scialpinismo come fenomeno di massa. L'evento si è concluso con il pranzo in Val d'Anna, dove gli organizzatori, felici per la buona riuscita della manifestazione, hanno voluto ancora una volta sottolineare l'importanza dell'unione delle forze per favorire uno sviluppo positivo dell'alpinismo.

Il soccorso alpino gardenese dei Catores, con a capo Adam Holzknecht, ha anche ringraziato Val Gardena Marketing, www.dolomitesalpine.it, Funivie Seceda e il Comune di Ortisei per il supporto economico.

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