A Malles Domenica delle Palme senza messa italiana

L’appuntamento viene sostituito da una liturgia della parola Protestano i fedeli: «Non siamo figli di un Dio minore»


di Bruno Pileggi


MALLES VENOSTA. «Ci sentiamo figli di un Dio minore». Questo il tenore della parole dei residenti di lingua italiana a Malles Venosta, dopo aver letto che oggi non ci sarà la classica messa per la Domenica delle Palme, ma «solo» una liturgia della parola. Uno «schiaffo», alla piccola, ma fiera comunità dell’Alta Venosta, che pensava di aver risolto una volta per sempre la questione delle messe in lingua italiana in quel di Malles.

E, invece, fuori dalla chiesetta dell’ex convento dei Domenicani, un foglietto affisso in bacheca indicava che appunto, questa mattina, non ci sarà la messa in lingua italiana. Così i fedeli di madrelingua italiana hanno iniziato a chiedersi il perché di questo trattamento. «Tanto più che avremmo preferito, in assenza della funzione religiosa per mancanza di sacerdoti, l’organizzazione di una messa bilingue, come se ne fanno per altre occasioni. La Domenica delle Palme è sempre una festività importante per i cattolici», così i fedeli di lingua italiana, che oggi si dovranno accontentare du una liturgia della parola. Da lì la sigla L.P. affissa in bacheca al pari della dizione in tedesco W.G.F. (Wort Gottes Feier).

«Perché il parroco di Malles, don Stefan Heinz, non ha pensato a una messa bilingue?» si chiedono o fedeli.

Era il dicembre scorso quando sembrava risolta la questione delle funzioni religiose in lingua italiana a Malles. Era dalla fine dell'estate 2015 che la messa non si teneva più in alta Val Venosta. Una scelta che non era affatto piaciuta ai fedeli della zona, che avevano anche avviato una raccolta di firme e investito la Curia altoatesina del problema. Non solo messe domenicali, ma anche la notte di Natale la funzione religiosa per i fedeli di madrelingua italiana di Malles Venosta è stata celebrata dall’allora vicario generale don Michele Tomasi, che ha voluto essere personalmente presente tra i fedeli per lo scambio tradizionale di auguri per il Natale e per augurare a tutti un felice anno nuovo. La notizia tanto attesa quanto inaspettata aveva immediatamente fatto il giro della valle suscitando gioia tra tutti quei fedeli che, oramai avevano perso ogni speranza di poter assistere a funzioni religiose in lingua italiana. Adesso lo «smacco» in occasione della Domenica delle Palme.













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