A Monte San Pietro scoperto un larice che ha sette mila anni

Toni Santa lo ha fatto studiare: è molto più vecchio di Ötzi. Anche Messner lo vuole esporre a Castel Firmiano


di Robert Tosin


ALDINO. In confronto Ötzi è un infante, di 2 mila anni più giovane. Il larice scoperto in un prato a Monte San Pietro, tra Aldino e il santuario di Pietralba ha 7 mila anni e il rinvenimento non ha eguali in Europa, probabilmente nel mondo. Le università di Innsbruck e di Gröningen lo hanno certificato, Messner lo vuole per il suo museo di Firmiano, i frati di Pietralba lo hanno già battezzato e “adottato”.

La scoperta è stata casuale. Tutto merito di Toni Santa, della sua curiosità e del suo entusiasmo. «Mi ero fermato a osservare dei lavori di un contadino vicino al prato. Un grosso pezzo di legno intralciava i lavori di aratura e, stufo di girarci attorno, il proprietario ha deciso di eliminare il problema del tutto. Quindi ha scavato fino a portare in superficie un tronco d’albero di circa 16 metri, più altri due metri spezzati nella rimozione. Il destino per quel tronco era finire nella stufa. Mi è scattato qualcosa nella testa, non so cosa, e ho comprato il tronco. Poi, a mie spese ho fatto fare delle analisi alle università di Innsbruck e in Olanda».

Ed è stata una sorpresa. Quell’albero in origine era alto dai 25 ai 30 metri, con un diametro di 105 centimetri. Ha vissuto per circa 780 anni (ha degli anelli fittissimi) in un periodo postglaciale tra il 5.730 e il 5.530 avanti cristo. Poi è caduto, probabilmente sprofondando molto rapidamente nella palude dove è stato conservato quasi del tutto integro per 7 mila anni.













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