BOLZANO. Lo snodo della nuova linea del tram tra il centro di Bolzano e Caldaro-Appiano è Ponte Adige. Sia della linea 1, quella già condivisa con la Provincia, che della sua prosecuzione verso l’Oltradige. Poi ci sarebbe la linea 2, che è nei cassetti del Comune. La 1 parte dalla Stazione, passando per piazza Verdi, piazza Adriano e poi deviando verso l’ospedale passando davanti alle caserme finendo, appunto a Ponte Adige. La 2, invece, sarebbe previsto che si diparta dalla 1 all’altezza di piazza Adriano per poi deviare verso via Firenze e poi via Resia per terminare alla stazione di Casanova. Perché lo snodo è Ponte Adige? Perché è a quell’altezza che dovrebbero arrivare i pendolari, anche in auto, lasciarla lì, nel parcheggio già previsto e salire sul tram. Ma il sindaco sogna che questo diventi non solo uno snodo auto-tram ma un vero "snodo intermodale" in cui possa giungerci anche il treno con la nuova linea dedicata Bolzano-Merano. Esiste già un progetto, curato da Carlo Bassetti e da Area 17 sui tavoli della Provincia ma quest’ultima deve ancora decidere se il treno debba passare da Ponte Adige o dall’ospedale. Ora, con il tram che si fermerà appunto al nosocomio, l’ipotesi snodo intermodale torna d’attualità. Infine, c’è il tram nella sua tratta extraurbana. Questa linea parte sempre da Ponte Adige (dove arriverà il tram "di città") e poi si avvia verso San Paolo Appiano, Appiano, Ganda per concludere la sua corsa a Caldaro. L’economicità della soluzione su tram non risiede sul costo iniziale di questo mezzo rispetto al metrobus (verrà quasi il doppio o giù di lì) ma sulle spese di esercizio. Il tram può essere composto da più "vagoni" e dunque essere più lungo e trasportare più utenti. Almeno 400. Infine l’usura del materiale rotabile è nettamente inferiore. Niente consumo di gomma, rotaie facilmente controllabili, percorsi fissi e strade libere.(p.c.)