A San Giorgio di Brunico c’è paura di nuovi smottamenti

Preoccupazioni per il torrente Aurino che potrebbe non reggere in caso di piena. La Svp ha chiesto la messa in sicurezza dell’area


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. In ossequio alla normativa provinciale, l'amministrazione comunale di Brunico ha avviato la fase di elaborazione del piano delle zone a rischio. Sulla base di questo documento dovranno successivamente essere programmati gli interventi di messa in sicurezza che risultassero necessari. Però, anche a causa dello smottamento che le piogge di ottobre hanno causato in località "Rossacker" sopra la frazione brunicense di San Giorgio, la preoccupazione fra la popolazione della frazione, nonostante la prima e rapida messa in sicurezza dell'area dello smottamento, continua a persistere. Qui, infatti, da un canalone si sono smossi circa 35 mila metri cubi di terreno e pietraia, con anche qualche parte di bosco, che hanno quasi raggiunto l'alveo del rio Fontecervo che pur è già dotato di briglie di contenimento.

Preoccupazioni toccano anche il corso dell'Aurino che attraversa l'intera area della frazione ed i cui argini, con relative opere di contenimento, nella situazione attuale, si sostiene che non sarebbero in grado di evitare che una situazione anomala di piena finisse con il provocare gravi danni anche all'abitato rivierasco. Di ciò si sono fatti portavoce in consiglio comunale i quattro consiglieri frazionali dell'Svp Felix Brugger, Thomas Piffrader, Manfred Eichner ed Alex Rungger spalleggiati anche dal portavoce dei Freiheitlichen Bernd Ausserhofer, chiedendo che anche le opere ulteriormente previste per la messa in completa sicurezza del rio Fontecervo vengano programmate ed effettuate senza tenere conto dei tempi necessari per la redazione dell'intero piano comunale delle zone a rischio. «Si tratta di opere sulla cui necessità non pare esservi discussione. La loro realizzazione, in particolare quella del bacino di contenimento atto ad evitare “l'effetto diga” di altri eventuali movimenti franosi, rappresenta l'unica maniera per concedere tranquillità alla parte alta della frazione di San Giorgio e rappresenta anche l’unico modo per evitare che degli eventi meteorologici imprevisti possano mettere a repentaglio l'incolumità della popolazione e dei suoi beni primari». Questo dovrebbe valere anche per la definitiva messa in sicurezza del torrente Aurino, anche se le opere che sono in corso di realizzazione, fra San Giorgio e Gais e che esulano dal piano di sicurezza comunale, concedono al momento ancora sufficienti margini di tranquillità, confidando che, comunque, la prosecuzione degli interventi necessari si concluda in tempi brevi. In ogni caso tutti i consiglieri comunali si sono uniti nel ringraziamento all'Ufficio bacini montani della Provincia, per la rapidità con cui è intervenuto nell'immediato.

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