A tu per tu con un «libro vivente» 

Oggi al Centro Multilingue di Bolzano e alla Medioteca di Merano: il dialogo per abbattere pregiudizi



BOLZANO. Non si dice in genere che «è la vita a regalare le cose più belle»? Bene oggi dalle 16 in poi il Centro Multilingue di Bolzano (via dei Cappuccini, 28) e la Mediateca di Merano (Piazza della Rena, 10) presentano una “collezione” di quindici “libri viventi”, multilingui e multiculturali. Se avete voglia di sentire come si prepara il tè in Marocco (e di assaggiarlo), perché il Chad è famoso per l'ospitalità, o se avete voglia di scoprire i paesaggi dell'Uruguay, le rose della Bulgaria e di capire il punto di vista di un italiano di Roma o di un tedesco di Germania, basta presentarsi e “prendere in prestito” (gratuito) un libro vivente. Non ve lo potete portare a casa, ma per 15 minuti potete dialogare con lui/lei. L’iniziativa si teine oggi nell’ambito di Spazio Libro.

I lettori interessati potranno cogliere l’occasione di ascoltare storie di vita vissuta, raccontate da libri “in carne e ossa” provenienti da diverse parti del mondo. I “libri viventi” saranno collocati in varie postazioni e ogni persona avrà a disposizione una quindicina di minuti per dialogare con il “libro” e scoprire qualcosa di lui/lei, della sua cultura, della sua lingua. Entrare in contatto con un “libro vivente” non significa solo ascoltare una storia, ma anche scoprire un modo di pensare diverso dal nostro; un’esperienza di arricchimento sia personale sia sociale, perché mette in luce le persone come risorse di una biblioteca e del territorio. È inoltre un momento di incontro: la lettura, o meglio, l’ascolto del “libro vivente” avviene infatti attraverso un dialogo, dove l’ascolto è reciproco e alla scoperta dell’altro può aggiungersi una forte sensazione di empatia. I libri della biblioteca vivente sono speciali, non solo perché non sono fatti di carta, ma anche perché si mettono a disposizione dei lettori per far conoscere qualcosa di sé, generando un’occasione di confronto che abbatte pregiudizi e stereotipi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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