A22, concessione entro la fine dell’anno

Il premier Gentiloni rassicura Kompatscher: «Sì alla società in house». Pressing sui lupi: attenuare la tutela assoluta


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Missione compiuta, almeno a livello politico. Il premier Paolo Gentiloni ha garantito che la concessione dell’Autobrennero verrà assegnata alla futura società in house dei soci pubblici locali (tra cui, Regione, Province di Bolzano e Trento, Camere di Commercio). «Nei prossimi tre mesi», riferisce soddisfatto il presidente provinciale Arno Kompatscher, ieri a Palazzo Chigi con il governatore trentino Ugo Rossi e i capigruppo della Svp Daniel Alfreider e Karl Zeller. Nell’incontro, durato circa un’ora, si è parlato anche di lupi e orsi, norme di contabilità e flusso dei profughi.

L’AUTOSTRADA. La trattativa sulla concessione torna ora a livello tecnico, con i dirigenti del ministero alle Infrastrutture di Graziano Delrio, dove si è incagliata attorno al tema centrale della sorveglianza della società. Al ministero prevale la linea che il controllo della società pubblica spetti allo Stato, in quanto concessionario. Ma non c’è più il tempo per un braccio di ferro su visioni tanto diverse. A Bolzano e Trento sanno che dopo le elezioni politiche difficilmente ci sarà ancora una situazione politica così favorevole. «Il presidente Gentiloni è stato chiaro sul fatto che verrà mantenuto l’impegno di assegnare la concessione alla società in house», riferisce Kompatscher, «e che si dovrà chiudere in fretta, probabilmente con una norma inserita nella legge di bilancio dello Stato, in cui si preciseranno passaggi cruciali, come il trasferimento al bilancio statale del tesoretto dell’A22, destinato al Bbt». Nella norma ci sarà anche il tema della governance, attorno a cui si è creata la fibrillazione di queste settimane. Così Kompatscher: «Ho ricordato al presidente Gentiloni che il governo godrebbe di un ampio controllo sull’autostrada attraverso le prescrizioni inserite nella concessione, che saranno molto dettagliate e riguarderanno, tra l’altro, il piano investimenti e il canone. Non credo che possa costituire un problema se il “controllo analogo” (previsto dalla normativa comunitaria, ndr) verrà esercitato da noi». Come detto, ieri è stato confermato «solo» il patto politico, ma non è poco. «Ci sono concorrenti privati che spingono per andare a gara», ha ricordato l’altro giorno Zeller. La soluzione in house, ricorda Kompatscher, «garantisce il finanziamento di una serie di opere fondamentali: dalle tratte d’accesso al Bbt alle barriere antirumore, sino alla circonvallazione di Bolzano, in quanto tutti i dividendi verranno investiti sul territorio». Nel 2016 era arrivato il via libera ad un'intesa con Roma secondo la quale Autobrennero (a capitale interamente pubblico) verserà allo Stato 1,4 miliardi di euro in 30 anni come canone di concessione».

LUPI E ORSI. «Non vogliamo solo sparare ai lupi, non siamo nel far west», assicura Kompatscher. I due governatori hanno chiesto a Gentiloni di appoggiare il loro piano che punta a una gestione di lupo e orso che prevede anche abbattimenti in situazioni critiche, concordate con l’Ispra. C’è depositata una norma di attuazione e una offensiva europea insieme a Tirolo, Baviera e Svizzera: «La tutela assoluta garantita dalle norme europee va modificata. Il lupo deve restare specie protetta, ma non in termini assoluti». PROFUGHI. Kompatscher ha ringraziato Gentiloni per gli sforzi nella gestione dei fussi di migranti: «Gli sbarchi sono drasticamente ridotti, bisogna proseguire su questa strada: solidarietà europea e lavoro sulle cause delle partenze».

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