A22, la battaglia si sposta al Senato 

Ieri vertice tecnico a Roma. Emendamenti al decreto Semplificazione sugli utili non investiti



BOLZANO. Autobrennero, nuovo vertice romano ieri senza schiarite sull’affidamento della concessione. Sui 300 milioni rivendicati dallo Stato la distanza resta. Il terreno sui cui verrà giocata la partita è ora il Senato, con una serie di emendamenti al decreto Semplificazione che approderanno oggi in aula e che vengono monitorati, tra l’altro, dal senatore Dieter Steger (Svp). Dopo la sfida del ministro Danilo Toninelli, il clima è un minimo più ottimista, ma solo un minimo. Resta lo scenario di base secondo cui lo Stato vorrebbe acquisire gli extra profitti. «Abbiamo fatto alcuni passi avanti e chiarito alcuni punti importanti», riferisce il presidente provinciale Arno Kompatscher. La riunione di ieri è stata meramente tecnica, con i dirigenti del ministero dei Trasporti e delle Finanze, il segretario generale della Regione Alexander Steiner e rappresentanti del Trentino.

I 300 milioni oggetto del braccio di ferro sono 120 milioni di utili incamerati dopo la scadenza della concessione nel 2014 e 180 milioni di opere eseguite e non ancora ammortizzate. Steger ha depositato un emendamento, tra gli altri, che mira a lasciare gli utili alla società. «Non credo che il nostro testo verrà accolto, purtroppo», riferiva ieri sera. Informa Kompatscher: «Arriverà un emendamento del governo che contiene una apertura sul fatto che gli utili non investiti debbano essere utilizzati sul territorio». Scenario complicato anche sul tema degli 800 milioni di infrastrutture sul territorio, al di fuori dell’asse autostradale, che A22 intende finanziare e che sono state inserite nel piano degli investimenti, tra cui via Einstein a Bolzano. Il ministero contesta tale finanziamento attraverso l’aumento dei pedaggi. Al vertice di ieri la linea statale, riferisce Kompatscher, è che «il finanziamento attraverso aumento tariffario potrà scattare solo ad approvazione dei progetti, non da subito. È un compromesso accettabile». Da quanto si capisce, la partita degli emendamenti e della trattativa politica sui 300 milioni verterà sul tentativo di lasciare gli utili sul territorio e non versati nelle casse statali. Anche Toninelli si dichiara favorevole a garantire gli utili sul territorio, puntando però sulla riduzione delle tariffe e su opere di mobilità sostenibile.













Altre notizie

Attualità