Abuso di alcol, più di cento interventi

Coinvolti anche diversi minori, soprattutto prima della mezzanotte. Due feriti leggeri per colpa dei petardi


di Alan Conti


BOLZANO. D’accordo, rispetto a un giorno qualsiasi 160 interventi del centro provinciale d’emergenza altoatesino sono tantissimi. Parametrando tutto sulla notte di Capodanno, però, viene quasi da stiracchiare un sorriso, meglio tirare un sospiro di sollievo. La cifra, infatti, è leggermente sotto la media tradizionale e, quel che più conta, non annovera morti, feriti gravi e nemmeno situazioni particolarmente preoccupanti. È stata, insomma, una notte di San Silvestro senza emergenze, anche se si può sempre fare meglio. Non una passeggiata per gli uomini di servizio, ma nemmeno una corsa drammatica.

Nel dettaglio sono 136 gli interventi strettamente sanitari contro 24 di pertinenza unica dei vigili del fuoco. In questo centinaio, però, convogliano tutte le varie tipologie di chiamata: dal ragazzo che ha alzato troppo il gomito all’anziano affetto da malore. Si scorgono, però, delle linee generali che indicano i soliti abusi tra i giovanissimi che arrivano, beffardamente, prima della Mezzanotte. Diversi adolescenti, insomma, nella foga di bere non riescono nemmeno a godersi la festa per il malessere: prego prendere nota per evitare la replica della “furbata”. Gran parte degli interventi, comunque, sono stati effettuati nel meranese a dimostrazione di uno spostamento del centro delle feste verso la città del Passirio. Lunghe, per esempio, le code sulla Mebo nel tardo pomeriggio.

Che non sia stata una serata di particolare relax per gli operatori, però, lo conferma lo stesso coordinatore del 118 Paolo Berenzi. «Dalle 23 alle 2 abbiamo raddoppiato il personale di servizio passando da tre a sei unità perchè le chiamate si facevano più frequenti». C’è, infatti, un grande lavoro di filtraggio da parte degli operatori chiamati a valutare, talvolta risolvere, alcune situazioni già al telefono. Non sempre, infatti, è necessario l’invio immediato delle forze si soccorso, ma è importante rimanere lucidi nell’analizzare la gravità di ogni singolo caso.

Le note positive della nottata, in ogni caso, sono legate all’assenza di incidenti stradali di rilievo e ai solo 9 interventi legati a botti o fuochi d’artificio. Da segnalare, tra questi, due feriti leggeri da petardo con una prognosi di 20 giorni: uno a Bolzano e uno a Vipiteno. Qui il salto in avanti è stato notevole perchè nel 2012 ci furono due lesioni gravi e nel 2013 addirittura 3. Il numero totale degli interventi dello scorso Capodanno fu di 115, ma nel complesso l’assenza di episodi preoccupanti rende la scorsa notte più lusinghiera. Ampio il capitolo dei traumi che, seppur non direttamente, possono rientrare in qualche caso tra le conseguenze dell’alcol. Dai primi dati, richiesti anche dalla questura di Bolzano per successive analisi, sembra che gli altoatesini abbiano consumato meno alcolici rispetto agli anni passati. O quantomeno sono stati attenti a non esagerare. Difficile capire se si tratti di una conseguenza della crisi economica oppure una scelta legata a una maggiore sensibilizzazione. In ogni caso è la prima buona notizia.

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