Addio a Farina, artista impegnato 

Pittore e scultore, si è spento a 77 anni. Molto vicino a Don Rauzi, fu presidente del «Lovera»


di Luca Sticcotti


BOLZANO. Dopo una breve malattia se n’è andato a 77 anni Agostino Farina, perito industriale ma soprattutto artista e uomo impegnato. Nato a Bolzano nel 1940, Farina come formazione primaria era Perito Industriale specializzato in meccanica e in questa veste svolse la sua attività lavorativa dal 1960 al 2005, operando per molti anni alle Acciaierie di Bolzano contribuendo alla progettazione di diversi macchinari, anche e soprattutto nell’ottica della sicurezza sul lavoro. Il suo percorso professionale nella fabbrica di Bolzano Sud attraversò anche periodi “caldi”, come quello degli scioperi del periodo 1968-70, che lo vide tra i primi “impiegati” a solidarizzare con gli operai, condividendo le loro battaglie pur su posizioni distanti da quelle dei sindacati. La sensibilità umana e sociale di Agostino Farina ebbe modo di crescere in compagnia di due importanti figure di riferimento. Con l’amata moglie Mariateresa Molon ha condiviso la vita assieme alle gioie della famiglia (tre figlie e diversi nipoti), ma è stato grazie a don Giuseppe Rauzi conosciuto da giovane all’oratorio di via Vintola che Farina ha avuto la possibilità di avviare un profondo percorso di fede. Sia Agostino che la moglie hanno accompagnato don Rauzi fin dall’inizio della sua avventura nella parrocchia della Visitazione, pietra miliare del quartiere Europa che proprio all’inizio degli anni ’70 si andava erigendo. Per tutta la vita Farina ha coltivato la passione per l’arte, parallelamente al disegno tecnico necessario per la progettazione meccanica. Il disegno, la pittura e la scultura che lo hanno visto impegnato nel tempo libero anche durante l’attività lavorativa sono diventate la sua attività principale dopo il pensionamento. Affiancandosi all’attività di insegnamento, che lo ha visto impegnato anche presso i corsi ospitati dal liceo artistico serale del C.L.S., negli anni ’80. Nell’arte Agostino Farina ha ottenuto i suoi primi riconoscimenti agli albori del Festival Studentesco (anni ’50), partecipando quindi a numerose mostre collettive e personali, soprattutto dopo il 2006. I generi praticati da Farina sono stati tra i più vari, partendo dal disegno e proseguendo con l’incisione, la pittura, la caricatura, non disdegnando la scenografia e l’animazione. Negli ultimi anni si è dedicato con grande intensità soprattutto alla scultura, prediligendo il legno e realizzando bellissime opere che in parte sono andate ad adornare proprio la chiesa della Visitazione in viale Europa. Agostino Farina è stato a lungo presidente dell’associazione Ermete Lovera, il sodalizio culturale che per decenni è stato attivo nell’edificio attiguo alla chiesa della Visitazione.

Nelle intenzioni del gruppo di giovani adulti che fondarono la parrocchia guidati dal sacerdote di Malè, l’associazione Lovera aveva il compito di costruire un “ponte laico” con la popolazione del quartiere, promuovendovi la passione per l’uomo e la speranza. Proprio i valori che con la pace hanno accompagnato tutta la vita di Agostino Farina.

I funerali oggi alle ore 10.30 nella chiesa della Visitazione.













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