Il lutto

Addio a Franz Fischnaller, il “re dei Krapfen”  di Bolzano

Aveva 79 anni, Dolore e lacrime ai funerali. Nella sua “boutique”, prima in via Malles e poi in via Comini, sono passate generazioni di bolzanini nel cuore della notte, prima di tornare a casa dopo una serata tra amici o in discoteca



BOLZANO. Prima di tornare a casa, l’ultima tappa dopo la discoteca o a conclusione di una serata con gli amici, era alla “Boutique del Krapfen” di via Malles 65; dal 2006 in via Comini. Il laboratorio creato da Francesco Fischnaller - più semplicemente Franz - scomparso all’età di 79 anni e conosciuto dai bolzanini di ieri e di oggi come il “re dei Krapfen”. Riconoscimento popolare di cui andava fiero.

Oggi, 14 febbraio, tanta commozione ai funerali che si sono tenuti nella chiesta parrocchiale di San Giovanni Bosco.

L’avventura di Fischnaller, che a 14 anni aveva cominciato a scoprire i segreti dell’arte pasticcera lavorando come apprendista in laboratori che oggi non ci sono più, è partita nel cuore di don Bosco. Più precisamente in via Malles, laterale di via Resia.

«Mio padre - racconta Stefano, il figlio maggiore - aveva aperto il suo primo laboratorio nel 1970: lui e mia mamma Giuseppina lavoravano in 50 metri quadrati. Una vita alla “rovescia” quella di chi fa questo mestiere: si sta in piedi di notte e si dorme di giorno. Cominciavano alle 10 di sera e finivano intorno alle 8, massimo 9 di mattina. Preparavano soprattutto Krapfen, brioche, strudel, pizzette. All’alba, in particolare nel fine settimana, arrivavano giovani e giovanissimi a prendere i Krapfen. E mentre mio papà usciva per le consegne a bar, latterie, supermercati; i suoi clienti andavano a dormire».

Una passione quella per la pasticceria che ha contagiato i due figli: Stefano e Giuseppe.

Nel 1981 nel laboratorio di via Malles è arrivato Stefano, assunto a 16 anni come apprendista pasticcere; quattro anni dopo, è stata la volta di suo fratello Giuseppe.

Nel 2006 la decisione di fare il grande salto. «Un costruttore, che stava edificando in via Malles, ci ha offerto di acquistare l’immobile. Abbiamo venduto e ci siamo trasferiti a Bolzano sud: da 50 a 500 metri quadrati in via Comini, parallela di via Volta. Un investimento importante che ha richiesto tanti sacrifici, assieme però ce l’abbiamo fatta».

Una nuova location ma il nome, ovviamente, è rimasto quello storico, scelto nel 1970 da Franz Fischnaller: Boutique del krapfen.

«Sono cambiati i gusti - racconta ancora Stefano - la clientela è alla ricerca sempre di gusti nuovi: così oggi facciamo almeno venti diversi tipi di brioche; e poi ancora strudel, krapfen, pizzette, focacce. È rimasta la tradizione di passare, nel cuore della notte, a prendere i Krapfen appena sfornati. Anche se negli ultimi due anni a causa della pandemia, sono cambiate molte cose. Mio padre, nonostante fosse in pensione, non ha mai perso la passione per il suo lavoro e passava ancora in laboratorio a darci una mano. Difficile da accettare che non ci sia più». A.M.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità