Adesso anche i gommisti tengono aperto domenica

La Norauto di via Galilei rompe il fronte della settimana corta. Orario continuato Pneumatici invernali, c’è tempo fino al 15 novembre. Tirano le «quattro stagioni»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Per il momento è uno soltanto, il gommista a rompere il fronte per così dire della settimana corta, dal lunedì al venerdì, o al massimo dal lunedì al sabato mattina. Bisognerà vedere se funziona e, nel caso, facile che più di qualcuno col tempo sarà costretto ad adeguarsi. Aperti sabato tutto il giorno. E pure domenica tutto il giorno. Per di più, con orario continuato. E non solo: via web ci si può prenotare scegliendo il tal pneumatico invernale e l’orario preferito. Insomma, anche nel settore auto arriva la globalizzazione dei grandi marchi, per ora i soli a potersi permettere simili orari di apertura. A farne le spese potrebbe essere qualche piccolo, a gestione familiare.

È accaduto nel settore dell’abbigliamento, subito seguito poi dall’alimentare. Nella preistoria fu il sabato pomeriggio, poi, con lo sbarco in città di Zara e H&M, si rincarò con la domenica e con i festivi. Ora il fenomeno si amplia ai gommisti. O meglio, al gommista. Si tratta della francese Norauto, in via Galilei. Aperto da qualche mese il supermercato dell’auto al posto di quello germanico di Atu, ora si è lanciata l’offensiva sul cambio gomme. Lo scopo è sottrarre clienti ai gommisti storici e ai benzinai, i quali, per sopravvivere in un mercato dove il rifornimento carburanti si fa sempre più raro, sono costretti a offrire sempre più servizi. Diversi gommisti, in città, hanno cominciato a farsi pubblicità, perché ormai è l’ora. Anche qui però i francesi, che già di solito si pubblicizzano come più a buon prezzo dei canali automobilistici ufficiali, hanno avviato l’offensiva: fino al 19 ottobre non paghi l’Iva. Vale solo per una certa marca di pneumatici, però è pur sempre il 18% di sconto.

Al di là del caso specifico, che occorreva però citare perché è la vera novità del 2016, urge ricordare come funziona: le gomme invernali si possono montare dal 15 ottobre al 15 novembre, e smontare dal 15 aprile al 15 maggio. Altrimenti, sono dolori. Se si incappa in un controllo da parte delle forze dell’ordine, in caso di non conformità del pneumatico (tutto è scritto sul libretto di circolazione) le multe partono da 400 euro. Le scappatoie sono tre. Prima: si effettua il cambio gomme, ma così si devono acquistare due treni di pneumatici e due volte l’anno, per bene che vada, si spendono una quarantina di euro per il cambio. È l’opzione consigliata per chi va a sciare, ha una seconda casa in montagna o due volte al mese va in gita a Innsbruck per far spesa. Seconda: si devono tenere in auto le catene, da usare in caso di nevicate. Spendi meno, sulle neve te la cavi ma sono dolori in caso di ghiaccio. Terza: esiste da anni ma sta timidamente cominciando a diffondersi soltanto ora: le gomme «quattro stagioni». Sono un compromesso, e i gommisti storici le sconsigliano per chi gira per strade di montagna. Vanno bene però per l’utilitaria che viaggia solo in città, la seconda auto, la macchina che si usa per fare la spesa e portare i bimbi a scuola. Sul mercato sono arrivati modelli che costano anche meno di un treno di invernali. Compri solo 4 pneumatici, non li cambi più. Ma l’opzione non conviene per chi la domenica va a sciare.

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