Aeroporto, la Svp prende tempo
Bolzano. I Verdi sono entrati ieri nella quarta commissione legislativa immaginando di assistere alla veloce bocciatura del loro disegno di legge sull’aeroporto «Tutela del clima, limitazione del...
Bolzano. I Verdi sono entrati ieri nella quarta commissione legislativa immaginando di assistere alla veloce bocciatura del loro disegno di legge sull’aeroporto «Tutela del clima, limitazione del traffico aereo e trasferimento alla Provincia dell’aeroporto di Bolzano» (n.6/19). Invece il disegno di legge è stato discusso ma la votazione è stata rinviata. «La Svp vuole prendersi del tempo. Alcuni dei suoi consiglieri ieri erano evidentemente in difficoltà», racconta soddisfatta la capogruppo Brigitte Foppa. A fine maggio la giunta ufficializzerà la vendita delle quote della Abd ai privati della Abd Holding, con socio maggioritario Josef Gostner. Sandro Repetto (Pd) conferma il clima ieri in commissione: «Ho visto un notevole imbarazzo nella Svp. Io sono favorevole a un aeroporto funzionante, ma alcuni punti della legge dei Verdi sono giusti. Come minimo servirà una legge che regoli i rapporti con la nuova società di gestione».
Riassumono i Verdi: «Molti colleghi della Svp e tutta l’opposizione hanno condiviso punti fondamentali: che il referendum del 2016 ha bocciato non solo il finanziamento pubblico, ma anche lo sviluppo dell’aeroporto, con l’allungamento della pista, e che bisogna impedire che tale sviluppo venga ora fatto dai privati. Che occorre quindi una legge con cui la Provincia regoli esattamente che cosa può o non può fare il futuro gestore. Che la possibilità di passare l’aeroporto alla provincia va attuata con decisione».Questi punti, ricordano, «erano contenuti anche nel parere del Consiglio dei Comuni. Grazie a questo largo consenso su punti fondamentali, la commissione ha deciso di continuare il confronto sul disegno di legge nelle prossime settimane, per chiarire alcune questioni giuridiche e cercare di arrivare a un testo condiviso.Noi Verdi siamo molto soddisfatti e speriamo che si arrivi finalmente a una legge che rispetti in pieno la volontà popolare del referendum del 2016».