Aeroporto, lettera a Gostner Ok le verifiche della Provincia 

La gestione. Controllati i requisiti: entro 60 giorni si dovrà firmare il contratto di cessione delle quote della società Abd Scontro nella Svp, domani vertice. Kompatscher: «Legge inutile, su eventuali limiti serve il consenso dei proprietari»


Francesca Gonzato


Bolzano. Aeroporto ai privati, è partito il conto alla rovescia per la firma del contratto di cessione delle quote Abd dalla Provincia alla cordata vincitrice Gostner-Benko-Haselsteiner. Venerdì è stata chiusa la verifica del possesso dei requisiti da parte degli acquirenti. Lo conferma il presidente Arno Kompatscher. Il responsabile provinciale del procedimento ha scritto ai vincitori della gara, informandoli che la verifica ha ottenuto esito positivo. Entro sessanta giorni dovrà avvenire la firma del contratto per l’assegnazione definitiva. Il termine di due mesi è prorogabile con il consenso degli interessati. La notizia arriva alla vigilia della seduta sull’aeroporto convocata domani alla Svp con la direzione provinciale e il gruppo consiliare. Il partito dovrà uscire con una linea sul tema, perché martedì in commissione legislativa riprenderà la discussione sul disegno di legge dei Verdi che punta a limitare l’attività dell’aeroporto ed evitare l’allungamento della pista. La Svp è spaccata. C’è una fetta consistente del partito che vuole arrivare alle limitazioni: su questa linea la Bassa Atesina e l’Oltradige (un documento votato da tutti i sindaci della zona), i contadini, parte dell’ala sociale. Dall’altra parte c’è l’ala economica, favorevole allo sviluppo dello scalo.

La procedura

A metà maggio era stato firmato il decreto del direttore dell'ufficio provinciale Vigilanza finanziaria attraverso cui il pacchetto azionario detenuto dalla Provincia in Abd Airport Spa è passato alla società Abd Holding Srl. Il decreto fissa in 60 giorni dopo la verifica del possesso dei requisiti il termine per la stipula del contratto di cessione. Inizia ora il conteggio dei 60 giorni. Firmato il contratto, informa l’assessore alla Mobilità Daniel Alfreider, i nuovi gestori dovranno presentare all’Enac il piano per la gestione dell’aeroporto. Tra le incognite, quella ricordata dalla Stf: Dachverband, Avs e altre associazioni hanno presentato un esposto alla Agenzia nazionale anticorruzione sulla procedura provinciale. «Un patrimonio di 37 milioni di euro verrà ceduto ai privati per 3,8 milioni», è la principale contestazione.

La trattativa

Nella Svp le verifiche legali e gli incontri di Kompatscher con i rappresentanti della Bassa Atesina sembrano avere portato a un punto fermo, a malincuore per quanto riguarda gli oppositori, tre dei quali (Renzler, Vallazza e Locher) martedì voteranno in commissione legislativa. Così Kompatscher: «È inutile continuare a parlare di una legge sul traffico aereo. I Verdi o non conoscono la materia o diffondono fake news: una legge provinciale non può regolare il traffico aereo». L’unica fonte giuridica è il masterplan dell’aeroporto, sottolinea Kompatscher, «La società di gestione è stata venduta con gli immobili e una licenza di esercizio, basata sul masterplan approvato dall’Enac nel 2013. È il masterplan che prevede, tra l’altro, l’allungamento della pista e i lavori di adeguamento dello scalo». È questa la discussione che si profila domani alla Svp. Un accordo interno, tutto politico, che dia mandato ai vertici provinciali di intavolare una trattativa per la modifica del masterplan. C’è chi immagina che si possa intervenire prima dell’assegnazione ai vincitori. Kompatscher lo esclude: «La società viene ceduta con il masterplan. Ciò che si può fare è discutere con l’Enac e i nuovi proprietari e vedere se si arriva a una modifica consensuale per quanto riguarda il numero dei voli e la pista». Kompatscher, preso tra due fuochi, sbotta: «Il partito decida, io sono tranquillo: non ho mai giocato sporco. La si smetta di attribuire un significato diverso al quesito del referendum». Giovanni Seppi (vicesindaco di Laives) fa parte del gruppo di lavoro della Svp che presenterà domani una proposta alla Parteileitung: «Non c’è alternativa a una modifica del masterplan per cancellare l’allungamento della pista. Ci si può arrivare solo in dialogo con i vincitori. Sono persone con forti interessi in provincia, confidiamo che intendano avere un rapporto positivo con la popolazione». Alfreider ricorda di essere stato contrario alla cessione: «La Provincia proprietaria dell’Abd avrebbe potuto decidere con l’Enac le limitazioni dell’aeroporto. Quando vendi, il pallino passa ai privati».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità