Aeroporto, nella cordata anche imprese italiane

Gostner: «Punto ad una compagnia altoatesina almeno per le rotte ordinarie» Corrarati: pronto a sollecitare le aziende di Cna per favorire il rilancio dello scalo



BOLZANO. «La gestione dell'aeroporto sarà ceduta. Ma non pagheremo più un euro». Intende Arno Kompatscher: i 2,5 milioni l'anno per lo scalo non li sborseremo più. Risponde Josef Gostner che sta componendo una cordata di imprenditori e di associazioni per rilevare San Giacomo: «E noi non chiederemo un euro. Facciamo da soli. Sarà un investimento fatto da privati ma per tutto il territorio». Sempre ieri, poi, si era fatta insistente la voce di una ricerca di atto di un possibile "flyer" per le rotte Bolzano-Roma e che sarebbe emersa una compagnia europea di media stazza. «Se arriva, ne parleremo - rivela Gostner - ma l' idea che stiamo proponendo è quella di mettere in piedi una nostra compagnia per le rotte ordinarie. Che ritengo possa arrivare al pareggio semplicemente riempiendo un paio di voli per Roma al giorno». Insomma, la cordata avanza. Già è stata offerta la disponibilità di Assoimprenditori il cui presidente, Giudiceandrea, ha detto di essere pronto a sollecitare l'impegno di molti associati in una impresa che ritiene «strategica per la raggiungibilità del sistema Alto Adige in termini logistici e di collegamenti». Ma si muove anche Cna. Il suo presidente, Claudio Corrarati ha detto ieri: «Nel dibattito sull'aeroporto si sbaglia la domanda iniziale. Non ci si deve più chiedere, come fanno ancora i molti contrari nella campagna per il referendum, "a chi"serve l'aeroporto. Ma "a cosa" serve. E si credo che molte cose di possano fare con uno scalo economico e che funzioni». Per questa ragione Corrarati ha confermato di essere pronto a dialogare con Josef Gostner e sollecitare l'impegno di numerose aziende artigiane associate a Cna per rilanciare il progetto San Giacomo come impresa collettiva. «Per ora ho preso contatto col mondo economico di lingua tedesca - dice Josef Gostner - ho parlato con molti imprenditori e ho trovato grande interesse. Da adesso in poi farò lo stesso con i settori economici di lingua italiana. A settembre si apriranno tavoli più allargati». Anche con la Provincia. Naturalmente Gostner è a conoscenza dell'intenzione della Provincia di sgravarsi delle spese di gestione anche ordinarie, una volta ceduta la conduzione dello scalo. «Ma sul passaggio eventuale di gestione dovremo comunque confrontarci -conclude - anche se non chiederemo certo contributi pubblici». Perché l'aeroporto, secondo l'imprenditore, saprà camminare con le sue gambe: una i voli charter, che stanno avendo un successo crescente con i voli da 70 posti, l'altra le rotte ordinarie. Con Roma o con altri possibili scali.©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità