Aeroporto, via libera alla legge Ora si prepara il referendum

Il consiglio provinciale ha approvato tutti gli articoli e si è fermato prima della votazione definitiva Obiettivo 170 mila passeggeri in 5 anni. Gruppi divisi sul rilancio. Kompatscher: serve all’economia



BOLZANO. Aeroporto, si prepara il referendum. Il consiglio provinciale ha approvato ieri tutti gli articoli del disegno di legge di rilancio dello scalo, fermandosi prima del voto di approvazione definitivo. È questa la procedura annunciata dal presidente Arno Kompatscher e condivisa dal consiglio provinciale, che pressoché all’unanimità (27 sì, 1 astensione) ieri pomeriggio ha accolto la proposta di Kompatscher di interrompere la votazione sulla legge e approvare l’organizzazione di referendum consultivo. La consultazione si dovrà tenere entro sei mesi. Probabile la convocazione per il 12 giugno. I tre articoli della legge hanno ottenuto 17, 18 e 19 sì.

Il disegno di legge prevede che il finanziamento provinciale all’aeroporto possa continuare solo a determinate condizioni, tra cui il raggiungimento di 170 mila passeggeri all’anno entro il 2022. La struttura verrà inserita nella categoria C2, che ha limiti precisi: sono previsti il divieto di voli notturni e un tetto massimo di finanziamento di 2,5 milioni euro per i primi cinque anni e di 1,5 per i successivi. I Verdi hanno ribadito il loro no. «Il presidente Kompatscher cinicamente ha sostenuto che l’inquinamento dell’aeroporto sarà molto inferiore a quello di autostrada o inceneritore, ma l’atteggiamento giusto sarebbe pensare a come diminuire l’inquinamento proveniente dall’A22», ha sottolineato Brigitte Foppa. Replica di Dieter Steger (Svp), che ha accusato i Verdi di volere isolare l’Alto Adige: «La raggiungibilità è un fattore centrale, se si vuole competere a livello internazionale. Le spese previste per l’aeroporto rappresentano lo 0,5 del bilancio annuo. In totale ci saranno meno voli: ci saranno però aerei più grandi». Freddezza in casa Stf. Così Sven Knoll: «I dati turistici relativi allo scorso anno, che sono da record, dimostrano che il turismo si sviluppa anche senza aeroporto. Quanto alle esigenze delle grandi imprese, non tutte sono locate a Bolzano. La Leitner, per esempio, è molto più vicina a Innsbruck. Se una ditta lascia l’Alto Adige, non lo fa per l’aeroporto ma per altre motivazioni». Divisi i Freiheitlichen. Favorevole Roland Tinkhauser: «La circonvallazione di Vandoies è costata 22 milioni, mentre l’aeroporto non dovrà costare più di 2,5 milioni annui per 5 anni. Si parla sempre dei costi e mai dei guadagni: i 243 posti di lavoro nuovi garantiranno 2,2 milioni di Irpef, cui si aggiungeranno le entrate per Irap e Ires». Pius Leitner ha ricordato che «nel gruppo dei Freiheitlichen ci sono diverse posizioni, ma almeno ora c’è la possibilità di concludere il tutto con il voto della popolazione». Riccardo Dello Sbarba (Verdi) punta il dito sul silenzio del Pd: «Il Pd è stato totalmente assente dalla discussione. Christian Tommasini e Roberto Bizzo non hanno partecipato né al dibattito né alla votazione. Una assenza talmente clamorosa da sembrare studiata». Duro Paul Köllensperger (Movimento 5 Stelle): «L’aeroporto non ha interesse pubblico, quindi dovrebbe essere privatizzato. Esistono gruppi di interesse precisi, che hanno interesse a questo aeroporto, e potrebbero gestirlo con le loro finanze. Tuttavia, pare che nessuno voglia questa “funzione Caritas”». Kompatscher ha replicato: «Alla giunta viene chiesto di giustificare e provare tutto, mentre gli oppositori del progetto si limitano a dire che è sbagliato. Alcuni hanno detto che il progetto non porterebbe nulla all’economia, ma le associazioni affermano invece che ne hanno bisogno. Il bacino di un milione di passeggeri è stato valutato in base a criteri internazionali». (fr.g.)

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