Aew, indennità aumentate del 10%

Il compenso del presidente passerà da 81 a 90 mila euro, il vice da 27 a 30 mila. Piccolin (Unitalia) studia l’impugnazione



BOLZANO. Azienda energetica ha da ieri un nuovo consiglio di amministrazione e un nuovo presidente, Mauro Marchi. Con il ritocco del 10 per cento delle indennità. L’assemblea dei soci di Aew (i Comuni di Bolzano e Merano) si è riunita ieri mattina per la designazione del Cda. In base alle delibere delle rispettive giunte, i sindaci Luigi Spagnolli e Günther Januth hanno indicato i nuovi componenti. Bolzano, cui la rotazione garantiva tre componenti su cinque, presidente compreso, ha indicato Mauro Marchi e Elisabeth Losavio (per le opposizioni) e confermato Siegfried Tutzer (già nel Cda ed ex direttore della società). Merano ha confermato Massimiliano Sturaro, che da ex presidente resta nel cda come consiglieri, e designato Renate König.

Marchi non è ancora ufficialmente presidente. Sarà il consiglio di amministrazione ad eleggerlo nella prima seduta. Renate König è indicata come vice presidente. Dirigente bancario, consigliere comunale dimissionario del Pd, Marchi entra in Aew con mandato triennale e la prospettiva di gestire le fasi calde delle trattative con Sel sulla eventuale fusione.

Il capitolo indennità. Il precedente consiglio di amministrazione era stato retribuito con i seguenti compensi: 81 mila euro lordi all’anno al presidente, 27 mila al vice presidente e 18 mila euro ai consiglieri. L’indicazione uscita ieri dalla assemblea dei soci è di aumentare l’indennità di circa il 10 per cento, portando il presidente a 90 mila euro lordi, il vice a 30 mila euro e i consiglieri a 20 mila euro.

Lo conferma il sindaco Luigi Spagnolli, autore della proposta: «Ho chiesto di capire se è possibile adeguare le indennità, ferme da diversi anni. Non è ancora deciso». Non è inopportuno aumentare i compensi di una società pubblica in un periodo in cui i costi della politica sono sotto i riflettori? Così risponde Spagnolli: «L’indennità del presidente era di 90 mila euro nel 2007, poi nel 2010 è scesa a 81 mila euro per effetto della legge nazionale che impose il taglio del 10% dei compensi dei cda. Dopo tutti questi anni ho proposto di tornare al livello del 2007. Il punto è che questa volta siamo riusciti a trovare un presidente disposto ad occuparsi di una società che richiede una presenza assidua come Aew, ma la prossima volta non so. 80 mila euro lordi all’anno sono più o meno lo stipendio di un buon capo cantiere con anzianità, se calcoliamo 14 mensilità. Suggerirei di valutare questo, prima di impressionarsi per le cifre». Intanto Sturaro ha fatto sapere che rifiuterà l’aumento e percepirà l’attuale indennità dei consiglieri da 18 mila euro.

La linea. Merano ha chiesto chiarimenti sulla linea che Bolzano intende adottare nelle trattative con Sel e nelle cause aperte sulle concessioni. Il suggerimento è di confermare la presenza anche di Sturaro e Tutzer nelle trattative. Spagnolli rassicura che verrà garantita continuità: «Apertura al dialogo con Sel, purché Aew non corra alcun rischio rispetto alla sua solidità».

La minaccia di ricorso. L’avvocato Elisabeth Losavio era la candidata dell’opposizione suggerita da Fratelli d’Italia (6 firme). Gianfranco Piccolin, ingegnere e consigliere di Unitalia, era appoggiato da 7 firme. La giunta, cui compete la scelta, ha scelto la prima. Ieri Piccolin ha chiesto di ricevere la documentazione sulla nomina. «Valuterò se sussistono le condizioni per fare ricorso», anticipa Piccolin.

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