Affitti, Bolzano è virtuosa per i contratti concordati

Siamo secondi in Italia (dopo Grosseto). Questi canoni sconfiggono il nero Perseghin (Fiaip): «Una formula che conviene sia agli inquilini che ai proprietari»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Bolzano è seconda solo a Grosseto, in Italia, per la percentuale di contratti di affitto a canone concordato, che consentono di evitare il nero e di far guadagnare tanto gli inquilini quanto i proprietari di casa. A sorprendere è proprio la percentuale che nel 2015 ha raggiunto il 96 per cento, ovvero la quasi totalità degli accordi. «Il contratto di affitto con canone concordato - spiega Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti - disincentiva di fatto il nero. Il vantaggio degli inquilini è duplice: pagano un canone di locazione inferiore a quello di mercato e usufruiscono di detrazioni fiscali Irpef nel caso in cui l'immobile diventi residenza principale. I padroni di casa, invece, beneficiano di agevolazioni fiscali utilizzando la cedolare secca al 10 per cento anziché quella al 21 per cento prevista per i canoni liberi».

Questa tipologia di contratto può essere stipulata solo nei Comuni delle aree metropolitane, nei capoluoghi di Provincia e nei Comuni ad alta densità abitativa. La locazione ha una durata minima di 3 anni, al termine dei quali - se non c'è disdetta - si rinnova automaticamente per altre due.

Non si tratta, peraltro, di una forma di contratto che va per la maggiore in tutta Italia, dove il nero tira ancora tantissimo, soprattutto se a prendere in locazione gli alloggi sono gli studenti. Ma non solo. Secondo un'analisi di Solo Affitti, franchising immobiliare leader nella locazione, i contratti d'affitto stipulati con questa formula sono il 53,5 per cento. A Palermo, ad esempio, questa formula è pressoché sconosciuta (0 per cento), mentre a Napoli (15 per cento), Lecce (20 per cento) o Caserta (27 per cento) è usata in modo residuale. Lo stesso discorso si può fare per diverse città del Nord: da Milano (5 per cento) ad Aosta (15 per cento) passando per Novara (20 per cento) o Vercelli (10 per cento).

Più che soddisfatto di questo dato Carlo Perseghin, presidente provinciale della Fiaip, la federazione italiana agenti immobiliari professionali. «Oltre a sconfiggere il nero con questa tipologia di contratto si riescono a mettere sul piatto vantaggi oggettivi per entrambe le parti».

Il 2015 è stato un anno più che soddisfacente anche per il settore immobiliare nel suo complesso, come conferma lo stesso Perseghin. «L'ultimo dato nazionale dice che c'è stato un incremento delle compravendite attorno al 6,5 per cento e solitamente la nostra provincia presenta sempre dati più positivi rispetto al trend italiano. E questo fa il paio con l'aumento dei volumi dei mutui per la prima casa».

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