Bolzano. Boom di affluenza in tutta la regione, col traino dell’Alto Adige: ieri, alle 19, gli elettori che già si erano espressi erano il 50,19%. Uno su due, insomma, contro un dato che nel 2014 arrivava appena al 37,42%. In regione affluenza al 45,60%, con una media italiana al 43,84%. Nel corso della notte lo spoglio delle schede, dopo la chiusura delle urne alle 23. Poiché al momento di andare in stampa non era ancora disponibile il risultato definitivo, il giornale fa riferimento ai dati delle 19.

I dati dell’affluenza.

In Alto Adige nel 2014 si era registrato un calo dell’affluenza, passata al 52,3% dal 62,9% del 2009. Quest’anno, invece, già alle 19 di ieri si poteva supporre il ritorno alle urne, con una percentuale del 50,19%, quasi 13 punti in più rispetto a cinque anni fa, quando alle 19 si era arrivati al 37,42%. Una tendenza già evidente a mezzogiorno (19,44%). A Bolzano città ha votato il 49,87% degli aventi diritto (il 41,65% nel 2014), a Merano il 47,37% (38,39%), a Bressanone il 51,97% (40,70%), a Brunico il 49,80% (37,34%), a Laives il 49,46% (41,83%). In Trentino, dove si sono votati anche due nuovi deputati in sostituzione di Maurizio Fugatti e Giulia Zanotelli, alle 19 l’affluenza era al 41,52%, contro il 34,07% del 2014. Gli elettori altoatesini sono 403.697, di cui 205.106 donne e 198.591 uomini; a Bolzano città sono 79.391, di cui 316 cittadini comunitari iscritti in lista aggiunta.

Doppie elezioni.

Il picco si è registrato a Campo di Trens (70,98%) e a Sarentino (67,45%). Nei due comuni hanno contribuito a riempire le urne le schede per le elezioni amministrative, dopo il passaggio dei rispettivi sindaci, Peter Faistnauer del Team Köllensperger e Franz Locher dell’Svp, al consiglio provinciale.

I candidati ai seggi.

Dei 254 candidati della circoscrizione Nordest, ripartiti in 17 liste, 14 erano altoatesini. Tra loro Herbert Dorfmann, in corsa per il terzo mandato: l’europarlamentare dell’Svp ieri ha votato a Velturno. Renate Holzeisen per +Europa, ieri mattina ha votato al seggio allestito al liceo Carducci, e il leghista Matteo Gazzini, di Pineta di Laives. Ha votato ad Andriano Norbert Lantschner, con Judith Kienzl nella lista di Europa Verde.

Come funzionava il voto.

Il sistema elettorale per le europee è un proporzionale puro: i seggi sono assegnati a ciascuna lista in base ai voti presi. Ogni lista deve superare la soglia del 4% a livello nazionale per partecipare alla suddivisione. Grazie alla lista delle minoranze, la Svp non deve sottostare alla soglia di sbarramento del 4% nazionale. Deve però stipulare un collegamento di lista con un partito nazionale. Per la prima volta l’accordo è stato stipulato con Forza Italia. Se il candidato più votato nella lista della Svp ha preso più di 50 mila voti di preferenza, ha il seggio assicurato nel caso in cui la somma di voti tra le liste di Forza Italia e della Svp avrà diritto a seggi in base alla ripartizione. Se la somma delle due liste dovesse avere diritto a un solo seggio, questo andrebbe al candidato della Svp. La novità è il vincolo di genere, istituito nell’aprile del 2014, quando la Camera dei deputati approvò il ddl che modificava le norme per l’elezione del parlamento europeo: qualora fossero più di una, ieri le prime due preferenze dovevano ricadere su candidati di genere diverso.

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