Agricoltura hi-tech per massimizzare la resa delle piante

BOLZANO. Gli smartphone hanno cambiato la società e il lavoro, ma non ci sarebbero mai riusciti senza le applicazioni o, per abbreviare, le app. Software semplici, intuitivi ed immediati che non sono...


di Alan Conti


BOLZANO. Gli smartphone hanno cambiato la società e il lavoro, ma non ci sarebbero mai riusciti senza le applicazioni o, per abbreviare, le app. Software semplici, intuitivi ed immediati che non sono utili solo alla messaggistica da social network o ai giochi per giovanissimi ma sconfinano in ogni angolo professionale. Spopolano ovunque, anche dove non ti aspetteresti l'esplodere della tecnologia. Come nei campi dei contadini. Abbiamo così deciso di dedicare il tema della settimana proprio a questo universo, tanto lo cale quanto internazionale.

L'agricoltura è una colonna economica del tessuto altoatesino e sempre più poggia su basi gestite da uno smartphone. Un'attenzione sempre maggiore confermata anche dagli studi specifici di settore nei centri di Laimburg e San Michele.

Tecnologia contro il marciume

Il centro di sperimentazione agraria altoatesino sta seguendo molto da vicino il potenziamento di una applicazione che sia in grado di prevenire il marciume nell’ambito di un progetto che coinvolge anche due istituti specializzati in Germania. Uno studio lungo nel quale la tecnologia promette di dare una mano concreta al lavoro. «Parliamo di marciume e disturbi fisiologici che producono danni rilevanti» spiega il ricercatore Andrea Zanella. «Su una produzione di un milione di tonnellate parliamo di un fenomeno che incide intorno al 5-10% del totale. Il fine è prevenire e abbattere questa quota». Non è facile, però, essere precisi. «È la grande sfida. Con alcuni partner dell’industria della frutta stiamo testando l’incrocio di dati. Di fatto utilizziamo il loro know how per avviare dei test pilota. In questo modo potremo avere delle indicazioni preventive che sappiamo essere efficaci grazie ai feedback che stiamo raccogliendo in questo periodo. A quel punto si tratterà di declinare questa mole di numeri in un linguaggio che sia friendly per i tablet. È un lavoro importante, serio ed affascinante nel suo essere internazionale. L’applicazione vera e propria sarà pronta nel 2018 e vogliamo sia quanto più accurata possibile perché questo si trasforma in guadagno e concorrenzialità del nostro territorio».

La “app-guida” per i contadini

Nel vicino Trentino, invece, è la Fondazione Edmund Mach di San Michele ad aver messo a punto l’app Fem Dati Meteo Trentino utilizzata nel lavoro quotidiano da moltissimi agricoltori. «Prendiamo i dati del meteo provinciale - racconta lo sviluppatore Daniele Andreis - e li incrociamo con i valori che ci arrivano da sensori disseminati su moltissimi campi del territorio. Siamo in grado di fornire ogni quarto d’ora rilevazioni accurate sull’umidità a terra e sulle foglie. Entriamo nel dettaglio partendo dal contesto generale del meteo. In estate abbiamo 50 utenti fissi, ma durante le gelate invernali arriviamo anche a 200 con moltissimi agricoltori che impostano le notifiche per intervenire tempestivamente».

@fasbej

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