Air Alps, i Gostner pronti a subentrare

La Provincia avvia le trattative con la bolzanina Fri-El e con altre tre aziende straniere


Davide Pasquali


BOLZANO. Insolvenza della compagnia aerea Air Alps. Proseguono i disagi, coi voli cancellati e i passeggeri dirottati su Verona, ma ora si intravvede uno spiraglio. Fra oggi e domani l'assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann, avvierà le verifiche legali e incontrerà i vertici di quattro aziende, tre estere e una locale, interessate a subentrare ad Air Alps nella gestione della tratta Roma-Bolzano.

Per quanto riguarda le società straniere, probabilmente austriache, al momento non sono trapelati ulteriori dettagli, ma poco dovrebbe importare, perché nel fine settimana le indiscrezioni a livello tecnico e politico si sono andate moltiplicando: in pole position nei desiderata della giunta provinciale ci sarebbe un gruppo altoatesino.

Si tratterebbe del colosso delle energie rinnovabili Fri-El Green Power dei fratelli bolzanini Gostner, che avrebbe già dato disponibilità a subentrare nella gestione della rotta per la Capitale. L'assessore Widmann si tiene sul vago, confermando esclusivamente l'avvio delle trattative «con quattro società che hanno mostrato interesse a prendersi carico del collegamento aereo per Roma, si tratta di tre gruppi stranieri più un quarto, locale».

E per ora non va oltre. Spiega però che «l'insolvenza della Air Alps Aviation sembrerebbe una certezza, anche se per ora manca l'ufficializzazione». Anche perché gli avvenimenti sono precipitati nel fine settimana, e le doverose verifiche si potranno avviare soltanto stamane. Verifiche riguardo non soltanto al (per ora supposto) crack finanziario della società d'Oltrebrennero e al ritiro della licenza di volo austriaca, che di fatto impedirebbe il decollo da Innsbruck degli aeromobili Air Alps parcheggiati all'aeroporto di Kranebitten, ma pure riguardo alle possibili scappatoie giuridiche.

Non è detto, infatti, che anche volendo o possedendo i mezzi finanziari, si possa subentrare. E non è chiaro come ciò possa accadere. Se acquisendo le quote azionarie di maggioranza in Air Alps, ora detenute dagli svizzeri, o in altro modo. Dal punto di vista tecnico giuridico il tutto si gioca - come spiegano il direttore dell'Airport Bolzano Dolomiti, Mirko Kopfsguter, e il presidente Abd Engelbert Ritsch - sulla concessione. Air Alps detiene infatti una concessione di volo triennale per la rotta Bolzano-Roma, in scadenza al 30 novembre 2012. Fino ad allora, la titolare dei voli di linea può essere esclusivamente Air Alps, che dovrebbe garantire il collegamento. Bisognerà verificare i termini esatti del contratto stipulato con la Provincia, per vedere quali siano gli spiragli da sfruttare.

L'assessore provinciale alla mobilità Widmann conferma, escludendo inoltre qualsiasi possibilità di un aumento delle quote detenute dalla Provincia. «Non siamo una compagnia aerea», chiarisce. Per quanto riguarda i Gostner, l'ipotesi - confermata ieri da indiscrezioni politiche su più fronti - di un subentro della Fri-El Green Power spa è tutt'altro che peregrina. Intanto c'è la disponibilità finanziaria. In secondo luogo, i fratelli bolzanini non sono digiuni del mondo aviatorio. A parte le passioni personali, Fri-El nel 2010 ha realizzato un ampio hangar privato proprio all'entrata dell'aeroporto di Bolzano. Nato per ospitare da tre a quattro business jet, ha una superficie di 1.600 metri quadri. Gli stessi Gostner, assieme a tecnici e impiegati della holding energetica, si servono spesso dei loro velivoli privati per raggiungere i parchi eoloci o le centrali a biomassa gestite nel Sud Italia e all'estero. Tanto da aver realizzato nell'hangar anche gli alloggi per i loro piloti e assistenti di volo privati.

Novità concrete dovrebbero già emergere fra oggi e domani, quando la giunta provinciale incontrerà gli imprenditori interessati, sia gli stranieri sia i locali. Smentisce, invece, Widmann, che si terranno vertici con l'aeroporto o con l'Enac. «Ovviamente verrà costantemente monitorata la gestione dei passeggeri», ma la partita è tutta politica. Bisognerà capire cosa sia possibile, quale sia l'affidabilità delle società fattesi avanti. Ma la giunta non pare nemmeno essere sfiorata dal dubbio: nuovo terminal, pista da allungare, successo della rotta per Roma. Morto un papa, se ne farà un altro.













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