Il centro di via Talvera compie 10 anni: ogni altoatesino «brucia» in media 1.000 euro l’anno

«Aiuto, mamma spende tutto al gioco»

Boom di telefonate di figli preoccupati al forum prevenzione



BOLZANO. Il Forum prevenzione - attivo nella lotta contro alcol, tabacco, droghe, bullismo ed estremismo - festeggia i dieci anni dalla fondazione. Il direttore Peter Koler spiega che la piaga che preoccupa di più è il gioco d'azzardo che rovina intere famiglie: «Calcoliamo che in media ogni altoatesino spenda in "Gratta e vinci" e videolottery circa 1.000 euro l'anno. Una follia». «Una volta erano i genitori a telefonarci disperati perchè il figlio si faceva le "canne" e non sapevano che fare.

Oggi sono i figli a tirare su il telefono ed a chiederci aiuto perchè la mamma si gioca lo stipendio al "Gratta e vinci" o alle videolottery, in parole povere alle "macchinette" che si trovano dentro i bar». Solo a luglio in Trentino-Alto Adige si sono spesi in azzardo 108 milioni: 75,7 in videolottery e slot; 12,4 in lotterie e "Gratta e vinci"; 6,8 in poker online; 5,3 nel lotto. Il dato disgregato indica una spesa più alta in provincia di Bolzano, intorno ai 60 milioni. Sessanta milioni in un mese solo per l'Alto Adige (!) pari a due milioni al giorno. Una spesa di quasi 150 euro al mese pro capite, neonati compresi.

Koler parla di un fenomeno fino a qualche anno completamente sconosciuto che oggi è in pauroso aumento e che preoccupa sempre più: «C'è chi ha perso fino a 30-40 mila euro di risparmi e chi si è giocato la casa». Ma perchè si gioca? Colpa della crisi? «No, la crisi non c'entra. Si gioca per provare un'emozione forte, per il gusto di sognare e di cambiare la vita e poi si trovano schedine e macchinette dappertutto. A volte diventa veramente difficile resistere alla tentazione».

Chi sono i più accaniti? «Le donne ed i pensionati ma è difficile generalizzare. L'altra sera stavo andandome dalla sede di via Talvera 4 quando sulla porta mi ha fermato un uomo, avrà avuto tra i 35 ed i 40 anni "aiutatemi, mi ha detto, le macchinette dei bar mi stanno rovinando, non riesco più a smettere"». I dati forniti dai monopoli di Stato evidenziano una crescita esponenziale: si pensi solo che a gennaio si era fermata sotto i 40 milioni mentre a luglio ha toccato quota 60 milioni. Il direttore spiega che lo Stato e la Provincia potrebbero almeno dedicare una percentuale degli introiti a terapia e prevenzione. (v.f.)













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