Al Comune mancano 15 milioni di euro

Dal 2016 al 2018 ci saranno a disposizione 5 milioni di euro in meno da spendere per strade, mense, vigili, illuminazione


di Davide Pasquali


BOLZANO. Taglio ai dividendi di Alperia. Al Comune mancheranno 15 milioni di euro nei prossimi tre anni. Mancati introiti che non peseranno sugli investimenti, bensì sulle spese correnti. A rischio mense scolastiche, stipendi dei vigili urbani, illuminazione pubblica, lavori di asfaltatura e manutenzione delle strade.

Durante il dibattito in aula per promuovere la fusione societaria fra la comunale Aew e la provinciale Sel, fra i numerosi aspetti magnificati ai consiglieri comunali bolzanini dai tecnici dell’energia era stato presentato un dato di fatto, un accordo assodato, certo, incontrovertibile: ogni anno al Comune di Bolzano (come pure al Comune di Merano) verranno garantiti utili per 10 milioni di euro. Ma si trattava di marketing. Adesso, la nuova società nata dalle due precedenti, Alperia, ai soci bolzanini e meranesi ha fatto un annuncio choc: macché 10 milioni, ve ne diamo soltanto 2,5. I rappresentanti di entrambi i Comuni sono letteralmente caduti dalla sedia, hanno detto non se ne parla nemmeno, hanno preteso un’altra proposta. Alperia allora ha buttato lì: vabbè, 5 milioni a testa. Peccato che nel frattempo, sulla scorta delle rassicurazioni ottenute in aula a suo tempo, il municipio di Bolzano, prudenzialmente, avesse già iscritto a bilancio 7.650.000.000 euro di entrate l’anno da dividendi, sia per il 2016 che per il 2017 e pure per il 2018. Una pratica diffusa: metto a bilancio un po’ meno, poi se i soldi entrano tutti come preventivato, faccio una variazione di bilancio e posso spendere di più. A questo punto, se le cose fossero andate male, il Comune si attendeva di incassare 2,35 milioni in meno all’anno. In totale 7,05 milioni in tre anni. Che già suonerebbero più o meno come una bastonata nei denti, ma Alperia ora vuole segarne 15. Nulla è stato deciso, fa sapere il commissario Penta, si deve ancora trattare, dovrà trattare il nuovo sindaco.

Ma quei 15 milioni di euro potrebbero servire. E a molto. Si potrebbe attuare il progetto di risanamento energetico degli immobili comunali denominato Sinfonia, che non è inserito a bilancio (e non è nemmeno previsto a bilancio), dato quasi completamente senza reale copertura finanziaria (costi previsti 15 milioni, di cui almeno 7 a carico del Comune). Si potrebbe finalmente dotare Bolzano dell’attesa e prevista - ma bloccata per carenza di finanziamenti - nuova piscina coperta da 50 metri. Il progetto vedeva un costo pari a poco più di 7 milioni. Da considerare che, per sistemare la piscina attuale di via Maso della Pieve (lavori finora rimandati), si dovrebbe arrivare a spendere circa 3 milioni. In sintesi, con 4 milioni di maggior costo gli atleti locali avrebbero a disposizione un’ampia nuova piscina da 50 metri.

Si potrebbe abbattere parte del debito e recuperare risorse da indirizzare alla spesa corrente, quella dedicata ai servizi e all’assistenza ai cittadini. La restituzione dei debiti per gli investimenti (il valore totale del debito è ora a circa 90 milioni di euro) avviene con rate che vanno ad incidere negativamente sulla spesa corrente. Nel 2013 ad esempio si erano estinti 21 mutui di elevata anzianità, per un controvalore pari a 11,27 milioni, pagando per questo scopo un indennizzo di quasi due milioni di euro (costo totale dell’operazione 13,26 milioni).

Ma, purtroppo, tutte queste voci non potranno essere considerate, dato che i dividendi, se il controvalore rispetta la media degli ultimi 5 anni, devono essere imputati solo a copertura della spesa corrente. E la situazione, allora, diventerà ancora più grave. I 15 milioni persi dovevano servire per esempio a pagare gli stipendi dei vigili urbani (4,3 milioni l’anno), i servizi di ristorazione scolastica (3,4 milioni), l’illuminazione pubblica (1,4)...

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