Alcol, decine di giovani in coma etilico

Notte di superlavoro per la centrale operativa del 118. Il coordinatore: in almeno 17 casi i ragazzi erano a terra incoscienti


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Giovani sdraiati per strada, nascosti tra i cespugli, addormentati nei carrelli della spesa o agonizzanti in un parcheggio: non è il bilancio di una rissa ma delle feste per la fine dell’anno scolastico a Bolzano e Bressanone e del festival no-stop di Naz, che andrà avanti tre giorni. L’imperativo (per gran parte dei partecipanti) era «sballare» con gli amici e chi non regge l’alcol - e non si tratta purtroppo di una minoranza - finisce dritto all’ospedale. Il primo intervento della centrale operativa del 118 è stato alle 21 di mercoledì e l’ultimo alle 7.46 di giovedì mattina. «I casi più gravi, con giovani incoscienti e riversi a terra, sono stati almeno 17», spiega il coordinatore bolzanino Paolo Berenzi. Ma gli ubriachi, al limite del coma etilico, erano molti di più. Qualcuno si è fatto portare a casa da un conoscente per smaltire la sbornia mentre qualcun altro ha preferito andare a dormire a casa di un amico o di un’amica per non farsi vedere in quelle condizioni dai genitori. Scorrendo l’elenco delle chiamate si vede anche l’età media dei partecipanti. Sono quasi tutti minorenni. A Bressanone il ritrovo era alla discoteca Max e nel parcheggio (come si evince dal video sul nostro sito www.altoadige.it) è successo davvero di tutto. Compresi accenni di rissa e vandalismi, ma anche indifferenza più totale nei confronti di coetanei sdraiati a terra in condizioni pietose. A Bressanone sono stati portati all’ospedale, in rapida successione, sei ragazzi: uno di 14 anni, tre di 16 anni, uno di 17 e uno di 18 anni. A Bolzano la situazione non era tanto diversa. Gli interventi della Croce Bianca e della Croce Rossa si sono concentrati soprattutto nel parcheggio della Fercam. «Lì - sottolinea il coordinatore del 118 Paolo Berenzi - è stato più facile prestare i primi soccorsi, perché avevamo una postazione esterna con diversi addetti sempre sul posto, dall’inizio alla fine della festa». Sono stati trasportati al San Maurizio una ragazza di 15 anni, un ragazzo di 16 ed un terzo studente di cui non sono state fornite le generalità. Probabilmente era troppo ubriaco e bisognava fare in fretta per rianimarlo. C’è chi è andato avanti fino alle sette del mattino e gli addetti della Seab hanno avuto il loro bel da fare a ripulire il piazzale davanti alla Fiera. C’erano bottiglie di birra e superalcolici e centinaia di bicchieri di plastica. Non è andata meglio - anche se il target non era composto solo da giovanissimi - all’Alpen Flair Festival di Naz, che durerà tre giorni. Solo il primo sono stati caricati su un’ambulanza cinque ragazzi dai 18 anni in poi. Questo (triste) bilancio fa pensare che l’attività di prevenzione, svolta da diverse associazioni, tanto nel capoluogo quanto in periferia, sia servita (finora) davvero a poco.

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