Alcolici, «stop alla vendita nei supermercati dopo le 18» 

Lo sballo in centro. Il Comune vuole mettere un freno all’acquisto da parte dei giovani (anche ai maggiorenni) nel fine settimana. Il sindaco: «Regolamentare solo i bar non basta». Residenti esasperati, le foto alle bottiglie in via Streiter


PAOLO CAMPOSTRINI


bolzano. «Il coprifuoco ai bar? Beh, dovrebbero applicarlo anche ai supermercati...». Scuoteva la testa chi passava ieri mattina presto tra piazza Erbe e via Streiter. Davanti ai banchi del pesce una lunga teoria di bottiglie vuote. Tutti superalcolici con qualche scarsa digressione laica verso un più leggero spumante. È bastato così un breve ritardo degli addetti alle pulizie per capire, plasticamente, che lo sguardo verso il fenomeno della “piazza dello sballo” poteva essere allargato. Perché tutto quell’alcol non proveniva dai banchi del bar ma, viste le etichette con i prezzi, dai supermercati vicini.

Approccio più generale.

Quindi: ha un senso gettare la croce solo sulle mescite? Il sindaco allarga le braccia:" «Noi abbiamo iniziato provando a creare una qualche deterrenza verso gli orari notturni. È un passo - ammette Caramaschi - ma servirà un approccio più generale». Del tipo? «Ho in mente di convocare molto presto Confesercenti e Unione commercio e discutere con loro le discipline da poter porre in atto anche con la grande distribuzione ». Ma la strada è stretta: «Ci sono norme e leggi. Già è complicato applicare divieti di acquisto per i minorenni - chiosa Mirko Benetello, di Confesercenti - perché basta che chi compra sia il maggiorenne della compagnia...». Tuttavia Caramaschi mostra di volerci provare: «Il senso della nostra azione è chiaro: rendere piazza Erbe un gioiellino. In ogni caso vedo che non basta un solo fronte d’attacco. E sto cercando di capire se si possa impedire la vendita di superalcolici nei supermercati almeno dalla sei di sera in poi». Per Benetello può starci. «Ma - aggiunge- sono convinto che ci vorrà tempo e che ogni soluzione debba essere condivisa tra baristi, commercianti e Comune». Le bottiglie vuote, nonostante i controlli nei bar, hanno in ogni caso sortito un primo effetto: il sindaco vuole convocare al più presto le organizzazioni degli esercenti. E chiede un approccio multiforme e non univoco. Aspettiamoci dunque iniziative più articolate rispetto al semplice “coprifuoco” nei locali della piazza.

Attrattività della piazza.

La sua attrattività, infatti, in questo momento prescinde dagli orari di apertura o dai vincoli di chiusura: i gruppi giovanili fanno la spesa e poi portano le loro borse cariche di bottiglie negli snodi dello stazionamento notturno. Con un vantaggio in più: loro, soprattutto i giovanissimi, non si potrebbero permettere ordinazioni di quella portata al bar, troppo caro. I prezzi del supermercato, de facto, consentono invece uno sballo a basso costo e sono in grado di aggirare qualsiasi norma restrittiva sul piano degli orari.













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